Cinque morti nel naufragio di una barca di migranti che si è arenata all’alba di stamattina (sabato 28 ottobre) sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, borgata marinara di Castelvetrano. L’imbarcazione è stata utilizzata per la traversata da decine di migranti. I cinque cadaveri sono stati recuperati. La conferma è arrivata dalla guardia costiera. I cinque corpi sarebbero arrivati sulla spiaggia trasportati dalle correnti.
Nello specchio d’acqua di fronte al luogo del ritrovamento sono in corso le ricerche con i mezzi della guardia costiera e della guardia di finanza. La barca si è incagliata non distante dal fiume Belice. A terra vi sono 31 migranti, che sono stati fermati mentre tentavano di allontanarsi. Ventitré persone sono state fermate lungo la costa in territorio di Menfi, altre otto in territorio di Castelvetrano. La zona della foce del fiume Belice è al confine tra i territori dei due comuni. Secondo le prime testimonianze, cerano almeno sessanta persone a bordo. Quindici sarebbero pertanto dispersi, ma si tratta solo di una stima. I vigili del fuoco sono entrati nel barcone spiaggiato a Selinunte e hanno verificato che all’interno non ci sono morti. I pompieri hanno portato via sei bidoni di nafta e una bombola del gas.
L’allarme è stato lanciato dal gestore di un ristorante. «Stamattina mi ha chiamato il custode, avvertendomi che c’era un migrante tunisino che piangeva, sono arrivato e mi ha raccontato quanto è successo», ha detto all’Ansa Giuseppe Rizzuto, gestore del ristorante sul mare La pineta. Il giovane a piedi ha percorso quasi 2 km per raggiungere il ristorante. «In lacrime mi ha raccontato che sono partiti tre giorni addietro dalla Tunisia e a bordo c’erano anche donne e ragazzi – dice Rizzuto -, prima di raggiungere la costa la barca si sarebbe quasi capovolta e alcuni migranti sarebbero finiti a mare». Il superstite ha raccontato a Rizzuto altri momenti tragici dello sbarco: «Quelli caduti in acqua hanno cercato di aiutarsi tra di loro – mi ha raccontato il giovane -, lui ha bevuto acqua e non appena ha toccato terra si è girato verso il mare e sostiene di avere visto 15 corpi galleggiare». Il ragazzo è stato poi recuperato dai carabinieri.