Due fratelli romeni di 26 e 28 anni, facevano a “gara” su chi riusciva meglio a schiavizzare la propria consorte. Le vittime erano costrette a subire ingiurie e pesanti vessazioni. Picchiate selvaggiamente davanti ai propri figli in tenera età.
Umiliate e in tali casi costrette a rapporti sessuali con la forza. In una drammatica circostanza il romeno aveva messo in mano un coltello al figlioletto di 4 anni istigandolo a ferire la madre. Nelle scorse settimane i carabinieri della Stazione di Sant’Alfio, al termine di una delicata indagine supportata da una approfondita relazione dei servizi sociali del Comune di Milo, hanno messo fine all’incubo di una delle due vittime, procedendo all’arresto del 26enne romeno.