Lo storico incontro tra Donald Trump e Kim Jong-un è avvenuto poco dopo le 9 (le 3 in Italia) con un copione scenico e hollywoodiano: il presidente Usa e il leader nordcoreano si sono ritrovati sul patio del Capella Hotel, sull’isola di Sentosa, attraversando due porticati opposti. Con il tappeto rosso sistemato ovunque, i due leader dei due Paesi si sono stretti la mano per la prima volta da 70 anni avendo come sfondo le bandiere dei due Paesi: è durata più di 10 secondi, con Trump che ha rafforzato il contatto col giovane leader poggiando brevemente anche la mano sinistra sul braccio destro di Kim.
“Nice to meet you Mr. President”, ha detto in inglese al tycoon il “supremo comandante”. Poi, i due si sono messi in posa per i flash dei fotografi e e telecamere per immortalare lo storico momento. “E’ un onore essere qui”, ha detto Trump prima di dare il via al faccia a faccia assistito dai soli interpreti e durato circa 40 minuti, anticipando di avere con lui una “relazione formidabile”. Ha detto di sentirsi “veramente bene”, avendo Kim seduto sulla poltrona alla sua sinistra.
“Non era facile arrivare qui… C’erano ostacoli ma li abbiamo superati per esserci”, ha ribattuto il leader nordcoreano. Alla fine del colloquio, mentre si spostavano in un’altra sala per il meeting allargato, Trump ha avuto il tempo per una battuta a uso dei media: è andato “molto, molto bene”, ha affermato, anticipando che i due già hanno una “eccellente relazione”.
Alla riunione, dedicata alla questione del nucleare, hanno preso parte anche il segretario di Stato Mike Pompeo, il capo di gabinetto John Kelly e il consigliere sulla Sicurezza nazionale John Bolton; mentre per la parte nordcoreana, il braccio destro del leader Kim Yong-chol, il ministro degli Esteri Ri Yong-ho e Ri Su-yong, presidente della Commissione diplomatica della Suprema assemblea del popolo. Con Kim Jong-un “risolveremo un grande problema, un grande dilemma”, ha detto Trump sul nucleare con il leader nordcoreano, assicurando che “lavorando insieme ce ne faremo carico”.
Tra sorrisi, strette di mano e atmosfera cordiale, il meeting ha ceduto il testimone al pranzo di lavoro dove sono proseguire le conversazioni. Un menù a base di sapori asiatici e occidentali. Come antipasti sono previsti un cocktail di gamberetti con insalata di avocato, kerabu’ di mango verde condito con miele di lime e piovra fresca, cetriolo ripieno alla coreana (Oiseon). Poi di due leader si sono concessi una breve passeggiata: “Abbiamo fatto un sacco di progressi, l’incontro e’ andato meglio di quanto chiunque potesse aspettarsi”, ha detto Trump. Poi, il siparietto. Il tycoon ha mostrato al leader ‘the beast’, la macchina presidenziale del presidente americano. Il tycoon, nel singolare siparietto, ha aperto anche lo sportello. Attesa, inoltre, la firma di un documento.
“La nostra relazione con la Corea del Nord sarà qualcosa di molto diverso rispetto al passato, abbiamo sviluppato un legame molto speciale”: lo ha dichiarato Donald Trump alla firma del documento storico con il leader nordcoreano. «C’è molta soddisfazione e molta gioia, voglio ringraziare il presidente Kim» ha continuato Trump. «Abbiamo trascorso molto tempo insieme, ed è andato molto meglio di quello che si potesse prevedere e questo porterà tanto di più. È un onore essere con il presidente Kim», ha aggiunto prima di stringergli la mano.
L’accordo firmato con KIm Jong-un è «completo» per dare il via al processo di denuclearizzazione «molto velocemente». Trump, dopo la firma, ha aggiunto che con il leader nordcoreano ha costruito «un legame molto speciale» e che le relazioni tra i due Paesi sono molto diverse da quelle del passato. Ci saranno molti incontri con il leader: «assolutamente inviterò Kim alla Casa Bianca», ha precisato il tycoon che non ha fornito i contenuti della dichiarazione che saranno oggetto di una conferenza stampa che lui stesso terrà tra meno di un’ora.
«Abbiamo avuto un incontro storico, abbiamo deciso di lasciarci il passato alle spalle, abbiamo firmato un documento storico, il mondo vedrà un importante cambiamento». Ha detto il leader nordcoreano Kim Jong-un poco prima della firma di un documento congiunto con il presidente Usa Donald Trump dopo il vertice a Singapore. «Vorrei esprimere gratitudine al presidente Trump per aver fatto
accadere questo incontro», ha aggiunto Kim.
(Fonte: Gds.it)