E’ stato ritrovato stamane nel porto di Catania il corpo del 16enne originario del Congo disperso nel mare della Plaia da lunedì scorso mentre faceva il bagno nelle acque agitate del litorale insieme alla sorella 18enne, morta annegata.
A trovare il corpo del ragazzo è stato, nella zona della darsena nuova alle 8 di stamane, un pescatore sportivo, che ha avvertito la Capitaneria di Porto, ora in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. Sull’accaduto indaga la sezione Volanti della polizia di Stato.
I due ragazzi hanno chiesto aiuto, ma non sono riusciti a mettersi in salvo. Il corpo della giovane, alta e di corporatura robusta, è stato recuperato da Filippo Ricchini, di 49 anni, bagnino dello stabilimento balneare Lido Azzurro, attiguo alla spiaggia libera numero uno. E’ stato lui a trascinare a riva la giovane che ha tentato di rianimare invano. Il bagnino ha detto di avere visto col binocolo cinque persone in difficoltà. Tre sarebbero riuscite a raggiungere la spiaggia. Lui è si subito tuffato in mare per soccorre la giovane che poi ha perso di vista. Sul posto sono intervenuti i medici del 118, arrivati con un elicottero, che non hanno potuto fare altro che dichiarare la morte della 18enne. La vittima abitava col fratellino e la madre nel centro storico di Catania.
Sulla spiaggia libera numero 1 la polizia ha trovato due asciugamani, due zainetti, un tablet, un telefonino e la chiave della serratura di una casa. Nessuna chiave di auto, né documenti. Ma gli agenti sono riusciti ugualmente a identificare la 18enne e suo fratello, e hanno avvisato la madre per il triste rito del riconoscimento.
La Plaia di Catania ha un fondale di sabbia che cambia continuamente e che tende a ‘ingannare’ i bagnanti sulla sua reale profondità, con il contatto sotto i piedi che viene all’improvviso a mancare.
(Fonte: Gds.it)