Sabato pomeriggio, nella splendida cornice di Bocca Arena, il gruppo VOM (Volontari Ospedale Mazara) coordinato dal Cappellano don Antonino Favata, dopo quasi un anno di attività presso l’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, si è ritrovato presso l’Oasi Orchidea delle Suore della Sacra Famiglia per fare una verifica comunitaria del servizio svolto nei reparti a favore dei pazienti ricoverati e per prepararsi ad accogliere l’icona prodigiosa della Madonna del Paradiso in Ospedale dal 10 al 12 luglio.
Dopo una breve introduzione del Cappellano che ha richiamato il valore prezioso di tale servizio, le motivazioni che devono orientare ciascun volontario, lo spirito del farsi prossimo sull’esempio di Gesù, i numerosi volontari presenti, seguendo uno schema preparato, sono stati divisi in gruppo per procedere alla verifica. Ognuno ha avuto la possibilità di raccontare la propria esperienza e di ascoltare quella degli altri volontari: è stato commovente cogliere in tutti lo stupore, la ricchezza e la novità di ciascun incontro e nello stesso tempo riconoscere come i pazienti stessi educano i volontari a riscoprire le cose essenziali della vita.
Ciascuno ha ringraziato anche il proprio compagno per i rapporti di collaborazione e di amicizia che sono nati all’interno del gruppo favoriti dalle numerose attività condivise: la fiera del libro, l’altare di San Giuseppe con la distribuzione del pane benedetto ai pazienti e al personale, la prima festa di Gesù misericordioso, la processione Eucaristica nei reparti, la processione con la Madonna per la chiusura del mese di maggio, etc.
Tutti i volontari hanno altresì ringraziato il personale medico, infermieristico ed ausiliario per l’accoglienza nei reparti e per la loro valorizzazione.
Non è mancato di rilevare però anche delle criticità, ovvero delle situazioni da correggere e da migliorare.
Molti volontari hanno deciso di continuare il loro servizio anche nei mesi di luglio ed agosto.
La Celebrazione della Santa Messa, a conclusione della verifica, ci ha dato la possibilità di offrire tutto a Dio, datore di ogni bene, e di chiedergli di continuare ad assisterci e a sostenerci in quest’opera di servizio. La liturgia della Parola ci ha invitato a riflettere sul senso del limite della condizione umana: la fragilità, la malattia e la morte. Gesù ha sempre avuto a cuore le persone ammalate: Egli prende su di se le nostre infermità perché noi possiamo affrontare la vita con la forza che ci viene da Lui.
La serata, piena di gioia e di sorrisi, si è conclusa con un variegato portateco salato e dolce: il poco di ciascuno ha reso la tavola ricca di tante cose buone e sfiziose.
Adesso si attende la Madonna del Paradiso per festeggiare il 50º anniversario dell’Abele Ajello (1968-2018) e il 1º anniversario (2017-2018) del nuovo ospedale: in quell’occasione ricorderemo nella Santa Messa tutto il personale defunto che dal 1968 ad oggi ci ha lasciato e vive nella gloria del Paradiso.
Comunicato stampa