E’ tornata a sventolare la bandiera della Ferrari sul circuito di Silverstone: dopo 4 anni di dominio assoluto di Lewis Hamilton e della sua Mercedes, Sebastian Vettel alla guida della rossa ha stracciato tutti ed ha consolidato la sua leadership nella classifica del mondiale di F1 con 171 punti, a +8 su Hamilton (163), e tiene bene anche il compagno di squadra Raikkonen a quota 116. Sul traguardo Hamilton è stato secondo, al termine di una grande gara anche per lui, seguito da Raikkonen, bravo ma sfortunato, e poi da Valtteri Bottas partito bene, ma in difficoltà nel finale.
Da 7 anni la Ferrari non vinceva a Silverstone (l’ultima volta fu nel 2011, guidava Alonso). Perciò il successo in casa del nemico assume un valore anche simbolico. E galvanizza il morale degli uomini della rossa ormai determinati a riprendersi lo scettro del Mondiale dopo anni di magra. Il tedesco ha costruito la sua vittoria in due momenti: al via, con una partenza bruciante che ha colto di sorpresa Hamilton, e poi al 48mo giro, quando al termine di una raffica di sorpassi e controsorpassi con Bottas, si è preso di forza la prima posizione, portandola al traguardo. «Vincere qui è un sogno» dice Vettel dopo la gara, contento di aver superato, “forse anche per l’adrenalina», il dolore al collo che ieri l’aveva costretto a interrompere le terze libere per correre dal fisioterapista.
Di grandissimo spessore anche la gara di Hamilton, che si conferma sempre un numero uno: il britannico è partito male, ed è subito rimasto invischiato in un contatto con Raikkonen che lo ha portato sulla ghiaia, è rientrato in pista addirittura in ultima posizione, dopodiché si è scatenato in una rimonta prodigiosa, sorpasso dopo sorpasso, che lo ha condotto fino a un soffio addirittura dalla vittoria. Ma davanti c’era stavolta un insuperabile Vettel.
Bravo, ma poco fortunato, anche Raikkonen: il contatto con Hamilton gli costa 10 secondi di penalità, la gara sembra compromessa, invece il finlandese macina tempi veloci, risale la china e si ritrova un preziosissimo terzo posto ottenuto con un sorpasso meraviglioso su Bottas, a due giri dal termine.
Da segnalare anche due brutti incidenti senza conseguenze per i piloti: Marcus Ericsson (Sauber Alfa Romeo) forse per un problema a una gomma finisce sulle barriere a quasi 300 kmh. Poco prima era uscito l’altro pilota Sauber, Charles Leclerc mentre era addirittura sesto. Pochi giri di safety car e nuovo botto, stavolta tra la Haas di Grosjean e la Renault di Sainz. Torna la safety, la corsa pare messa in frigo, Bottas al comando, Vettel insegue, quindi Hamilton e Raikkonen. Quando finalmente la gara riprende, mancano solo 10 giri, Vettel rompe subito gli indugi e si scatena, prova e riprova il sorpasso, mette ansia a Bottas e alla fine passa e vola verso la vittoria. Ma la giornata di Bottas cominciata bene è destinata a finire male, perché il finlandese deve cedere il 2/o posto a Hamilton, e poi anche il terzo al velocissimo Raikkonen che sopraggiunge sempre più aggressivo. Per le Rosse una giornata memorabile.
(Fonte: Gds.it)