In questi giorni a Mazara non si fa altro che parlare di grande soddisfazione da parte di cittadini e politici per il passaggio dell’ospedale di base a primo livello dell’Abele Ajello. Forse sarebbe meglio smorzare l’entusiasmo e analizzare il piano di riordino della rete ospedaliera in provincia di Trapani prima di ritenersi soddisfatti.
Allo stato attuale l’ospedale Abele Ajello risulta essere di base e detiene: le strutture complesse di Chirurgia, di Cardiologia UTC, Ginecologia, Medicina, Farmacia, Direzione Sanitaria, Radiologia semplice, Laboratorio Analisi e Radioterapia.
Nel momento in cui il nosocomio mazarese diventerebbe ufficialmente di “PRIMO LIVELLO – DEA” (Decr.DM70) dovrebbe avere la struttura complessa di tutti i reparti, per cui obbligatoriamente, la struttura complessa della Cardiologia con UTC, Chirurgia, Medicina, Ginecologia, Ortopedia, Farmacia ecc…
Leggendo il piano di riordino della nuova rete ospedaliera provinciale si evince una gravità nella ripartizione dei reparti di cui ad essere declassato e penalizzato sarebbe proprio l’ospedale Abele Ajello di Mazara. Non si capisce come mai un ospedale di base, passando a primo livello perda il reparto di Chirurgia complessa, trasformandola in struttura semplice e trasferendo la chirurgia di Mazara presso l’ospedale di Alcamo così come la Cardiologia da struttura complessa ( da circa 30 anni) con l’ unità di terapia intensiva viene trasformata in struttura dipartimentale, determinando di fatto un declassamento con il possibile spostamento di personale competente ed apparecchiature medicali presso il presidio ospedaliero di Castelvetrano che secondo il nuovo piano diventerebbe struttura complessa per la prima volta nella sua storia.
Il nuovo piano sembra che preveda anche la soppressione del servizio di gastroenterologia che verrebbe spostato in altri presidi viciniori.
In una struttura di primo livello la legge non consente il declassamento dei reparti, semmai il potenziamento, con tutti i reparti che siano struttura complessa e non dipartimentale. La cittadinanza e la classe politica prima di cantare vittoria, verifichi che i reparti dell’ospedale mazarese non vengano trasferiti altrove, IL RISCHIO C’E’!
Piero Campisi