“Nel giro di qualche settimana si arriverà alla modifica delle regole operative della missione militare europea Sophia che dovrebbe porre fine allo sbarco delle persone salvate in un unico Paese”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, dopo aver incontrato a Berlino il collega tedesco Heiko Maas. Nel frattempo, ha aggiunto il ministro, “l’Italia garantirà l’approdo nei propri porti di tutte le persone salvate”.
“Non si tratta di una nuova missione – ha specificato Moavero – ma di nuove regole nelle quali l’operazione Sophia deve continuare”. La modifica di “Sophia” è stata tra le questioni principali poste dal premier Giuseppe Conte in una lettera inviata ai vertici di Bruxelles per uscire dall’isolamento nella gestione dei sbarchi dal Nord Africa. La missione, nata nel 2015 per contrastare le attività dei trafficanti di esseri umani, prevede che tutti i migranti soccorsi dalle navi europee vengano sbarcati in Italia. Per Roma questa situazione non è più sostenibile, ma nei giorni scorsi dall’Ue sono arrivati segnali d’apertura alla possibilità di una revisione strategica della missione entro poche settimane.
Mercoledì proposta Ue su sbarchi e centri controllati – Sbarchi e centri controllati: ecco i punti principali della proposta sui migranti che la Commissione europea presenterà mercoledì. Questo testo sarà sul tavolo alla riunione degli ambasciatori dei 28 (Coreper). Nel documento – secondo quanto si apprende – si dovrebbe fare riferimento ai centri negli Stati membri in base alla conclusioni raggiunte al Consiglio europeo di fine giugno e dunque su base volontaria e del sostegno europeo a riguardo. Si tratterà di indicazioni e non di regole sulle quali gli Stati membri si confronteranno.
Bruxelles: “Paghiamo gli Stati che salvano e accolgono” – Secondo il Financial Times la Commissione europea offrirà ai governi 6mila euro per ogni migrante salvato nel Mediterraneo e accolto nel proprio Paese, fino a un massimo di 500 persone. Con questa proposta, l’Ue “si augura di persuadere il governo italiano a fare di più”.
Si tratterà di indicazioni e non di regole sulle quali gli Stati membri si confronteranno. Anche in questo caso la battaglia sarà dura perché in molti, non solo i falchi dei Visegrad, ritengono che la questione migratoria rimanga un affare di competenza esclusiva dei loro vicini meridionali.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)