Fra martedì e venerdì scorso l’assessorato all’Ambiente ha avviato le procedure autorizzatorie per una ventina di impianti eolici e fotovoltaici. E andando ancora un po’ indietro nel tempo, di appena un paio di settimane, si sommano almeno un’altra decina di progetti per cui è iniziato l’iter che porterà al via libera della Regione. Anche se restano pendenti ben 1.110 pratiche per altrettanti impianti.
C’è una accelerazione nell’esame degli investimenti in energie rinnovabili: eolico, eolico off shore e fotovoltaico. Dovuta a due fattori concomitanti. In primo luogo una nuova normativa nazionale ha introdotto da quest’anno termini più stringenti per arrivare alla chiusura dei procedimenti: senza entrare molto nel dettaglio, sono stati dimezzati i principali passaggi legati alle valutazioni ambientali. E se tutto andrà per il verso giusto, condizionale d’obbligo, una richiesta di autorizzazione potrebbe arrivare al traguardo anche in tre mesi. In secondo luogo c’è una vera corsa ai finanziamenti complice, spiegano in assessorato, l’annuncio del governo nazionale della pubblicazione di un nuovo decreto che riscrive la mappa e il valore dei contributi per chi produce energia pulita. E non è un caso che proprio Terna stia investendo nelle nuove reti circa 3 miliardi. La Sicilia è, sempre in base all’ultimo monitoraggio, la seconda regione italiana per richieste pendenti di autorizzazione. La prima è la Puglia, che ne ha appena 200 in più.
Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi