“Siamo pronti per la guerra decisiva che porterà alla scomparsa di Israele. Le nostre forze armate sono preparate per il giorno in cui Israele sarà distrutto”. Queste le parole del capo dell’aeronautica iraniana Aziz Nasirzadeh secondo la tv di Stato di Teheran e riportate dal sito del Times of Israel. Le affermazioni del generale Nasirzadeh arrivano dopo gli attacchi israeliani in Siria contro presidi militari iraniani.
Media: sospetto attentati, Mahan Air al bando in Germania – Mentre sale la tensione in Medio Oriente la Germania mette al bando gli aerei iraniani di Mahan Air. L’ufficio federale dell’Aeronautica tedesca ha fatto sapere che ritirerà il permesso di volare sul territorio tedesco alla compagnia di Teheran già da questa settimana, secondo quanto scrivono alcuni giornali. Una misura dovuta al sospetto che i servizi segreti della Repubblica islamica abbiano effettuato e pianifichino altri attentati in Europa. Mahan è dal 2011 nella lista delle sanzioni degli Usa: secondo gli americani infatti, con gli aerei della Mahan Air vengono trasportate armi, munizioni e combattenti in Siria.
Israele accusa l’Iran: “Attacco premeditato” – Da parte sua, Israele ha precisato che “il missile terra-terra di media gittata contro le Alture del Golan controllate da Israele è di produzione iraniana e non è mai stato usato all’interno della guerra in Siria”. Il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus lo ha spiegato ai giornalisti sottolineando che “il missile è stato portato in Siria dall’Iran con l’intento di colpire nel futuro Israele. Quello di domenica sul Monte Hermon è stato un attacco premeditato in un’aerea dove c’erano migliaia di civili israeliani”.
La risposta di Tel Aviv – L’esercito di Tel Aviv ha dunque rivendicato apertamente la responsabilità degli attacchi contro la forza Quds delle Guardie della rivoluzione iraniana. Per i militari gli attacchi sono una risposta al missile sparato dalla stessa Forza Quds, dalla Siria, sulle Alture del Golan, intercettato dalle difese aeree israeliane. Israele ha quindi spiegato di aver risposto all’attacco colpendo “obiettivi militari delle forze iraniane Quds in Siria e batterie siriane di difesa aerea”. Gli obiettivi includevano depositi di munizioni, una postazione all’aeroporto internazionale di Damasco e una di intelligence iraniana, un campo di addestramento militare iraniano.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)