“Le parole del Papa sono state un balsamo per il cuore, siamo molto fiduciosi che questa sia la settimana giusta”. Lo dice all’Agi, facendosi voce della famiglie, Marco Marrone, armatore del “Medinea”, uno dei due pescherecci bloccati in Libia dalla sera del primo settembre con 18 pescatori in arresto a Bengasi. Da alcune settimane un gruppo di familiari e’ in presidio permanente davanti Montecitorio. “Tra di noi ci sono anche dei familiari di fede musulmana – aggiunge l’armatore – che hanno apprezzato tantissimo le parole del Papa”.
In mattinata tutti loro hanno seguito in streaming l’angelus di Papa Francesco, “volevamo partecipare fisicamente ma abbiamo preferito evitare per le problematiche del Covid”, aggiunge Marrone. Secondo alcune informazioni, martedi’ i 18 pescatori saranno processati dalla procura militare libica con l’accusa di aver pescato a 38 miglia di distanza dalle coste libiche, nella Zee (zona economica esclusiva) che la Libia ha stabilito unilateralmente a 74 miglia, anziche’ dodici come previsto. “Il messaggio del Papa ha rinforzato la nostra speranza e vogliamo credere che le ha espresse stamattina, per il timore di non poterlo fare la prossima domenica – conclude l’armatore – dato che questa potrebbe essere la settimana giusta per riportare i nostri pescatori a casa”.
Fonte: tg24.sky.it