Ci siamo, ecco l’attesa social card: circa 500 euro anti-povertà, destinati alle famiglie più bisognose, per fare la spesa. Giorgia Meloni l’ha ribattezzata “Carta dedicata a te”. Il cognato e ministro Francesco Lollobrigida è pronto oggi a lanciare la seconda edizione della carta prepagata riservata alle famiglie con redditi inferiori ai 15mila euro per l’acquisto di beni alimentari, ma anche carburanti e abbonamenti per il trasporto pubblico locale.
L’importo si attesta intorno ai 500 euro, e lo sconto del 15 per cento sul prezzo di listino potrebbe aumentare. Con apposite convenzioni, il ministero dell’Agricoltura aveva infatti stipulato già lo scorso anno degli accordi con alcuni gruppi commerciali per l’applicazione di altri sconti sui prezzi di determinati prodotti.
Il decreto attuativo era atteso da molti mesi. Il centrodestra voleva giocarsi a tutti i costi questo “bonus” importante in campagna elettorale. 600 milioni di euro già stanziati per un milione di famiglie individuate dai Comuni. Il mondo del commercio tituba sullo sconto che il governo vorrebbe venisse mantenuto in abbinamento agli acquisti effettuati con la social card, dopo essersi reso conto che misure come la social card non servono a incrementare i consumi. Una perdita netta di milioni di euro di fatturato non è sostenibile per la grande distribuzione.
Social card: è pronto il decreto interministeriale
Il numero complessivo delle carte assegnabili è pari a 1.330.000.
È stato approntato il decreto interministeriale (Agricoltura, Imprese, Lavoro ed Economia) che, in 12 articoli, dettaglia l’intervento bis, che interessa, secondo le prime stime, 1,3 milioni di famiglie. Attenzione: l’aiuto non andrà ai nuclei che includono percettori di assegno d’inclusione, reddito di cittadinanza, carta acquisti, e qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico (di livello nazionale, regionale o comunale). Il sostegno non spetta neanche ai nuclei nei quali almeno un componente fruisce dell’indennità di disoccupazione, di mobilità, della cassa integrazione.
L’individuazione dei nuclei e la distribuzione sono affidate all’Inps e ai Comuni (che invieranno un sms ai beneficiari). Lo scorso anno le prime schede erano partite il 18 luglio, le date dovrebbero essere simili anche nel 2024.
Il “bonus” sarà erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane per il tramite della società controllata Postepay. Le card, nominative e rese operative con l’accredito del contributo erogato a partire dal mese di settembre 2024, sono consegnate agli aventi diritto, previa prenotazione del ritiro attraverso i canali offerti da Poste Italiane, presso gli uffici postali abilitati al servizio.
Si decade se non si fa un primo pagamento entro il 16 dicembre 2024. I Comuni hanno il compito di comunicare agli interessati assegnazione dell’importo, modalità di ritiro delle carte e tutte le info utili. I soldi andranno spesi entro e non oltre il 28 febbraio 2025.
Cosa si potrà acquistare
L’elenco di alimenti che si possono acquistare con la carta dovrebbe replicare quello del 2023: carni di maiale, pollo, manzo, tacchino, capra e coniglio, pesce, ortaggi freschi oppure lavorati, conserve e pelati di pomodori, latte, yogurt, formaggi, uova, olio di semi e olio d’oliva, biscotti, prodotti di panetteria e di pasticceria, farina, pasta, cereali come riso, orzo, farro, mais, avena, malto, legumi, semi, frutta, miele, zucchero, cacao in polvere e cioccolato, acqua, aceto di vino, omogeneizzati e altri alimenti per l’infanzia, oltre a prodotti necessari per l’igiene. Niente tabacco, alcolici e bevande zuccherate.
Fonte: Today.it