Dopo il via libera da parte dell’aula della Camera per mettere in atto il decreto Energia, dal primo maggio entrerà in gioco l'”operazione termostato”.
Negli ultimi giorni si è discusso molto sulle tematiche che riguardano il decreto Energia evidenziando il problema di contenere i rincari delle bollette di luce e gas in vista del conflitto in corso in Ucraina e favorendo così lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Cosa cambierà
La prima mossa, secondo il Corriere della Sera, è quella di abbassare la temperatura negli edifici pubblici riducendo l’uso dei condizionatori. Una scelta discussa dagli Italiani che stanno già accusando il caldo primaverile soprattutto nel nord. L’operazione termostato, secondo le ultime notizie, partirà dal primo maggio 2022 al 31 marzo 2023.
Secondo l’operazione, nelle scuole e negli uffici le temperature non dovranno superare in inverno i 19 gradi e non dovranno essere meno di 27 gradi in estate. La violazione delle norme sono previste multe che vanno dai 500 ai 3 mila euro. La misura non verrà applicata a cliniche, ospedali e case di cura.
I controlli, che in questo momento sono assenti, dovrebbero estendersi anche nelle case degli italiani. Secondo le stime, infatti, se si abbassasse di un grado la temperature nelle abitazioni dei cittadini, si potrebbe risparmiare circa il 7-8% sui consumi di gas.
Secondo quanto riportato dal Corriere, al momento è in atto solo la regola che in casa non si dovrà superare la temperatura di 20 gradi durante i mesi invernali. Ciò però cambia da regione a regione: si va dal 15 ottobre a Milano e Bologna, fino al 1 dicembre a Palermo e Catania.
Senza estremizzare i risparmi, dunque, si potrebbe andar incontro a un razionamento dei consumi. Inoltre pare che il Governo stia valutando una norma per limitare il numero dei dei lampioni accesi e le ore di illuminazione.