“La Pace in Testa” è il titolo dello slogan di quest’anno per il mese della pace dell’Azione Cattolica Italiana. Una riflessione che impegna l’AC parrocchiale e diocesana e che ha visto sabato 27 gennaio
scorso la partecipazione alla Marcia per la Pace di tante persone provenienti dalle parrocchie, associazioni, movimenti, gruppi, comunità religiose, rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine della Diocesi di Mazara del Vallo.
Siamo il popolo a cui Gesù affida la pace (“Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo” Gv, 14,27). Per questo avere la Pace in testa significa pensare incessantemente ad essa, pregare senza sosta, offrire per spendersi per essa con dedizione totale, con gesti, parole e azioni.
A conclusione del mese della pace l’Azione Cattolica, attraverso la Marcia per la Pace, ha pensato ad un momento di riflessione con le parole di Papa Francesco che ci invita ad essere “costruttori di pace”.
I partecipanti si sono ritrovati in piazza Cristo Re accolti dal parroco della Parrocchia Cristo Re don Daniele Donato che ha dato il via alla manifestazione celebrando un momento di preghiera. A seguire è intervenuto il Sig. Franco Sferlazzo, Presidente del Circolo Fata Morgana di Legambiente Mazara, sottolineando che le parole pace e ambiente devono sempre camminare insieme perché solo in un mondo di pace possiamo vivere in un ambiente sano e genuino.
La marcia è stata strutturata in tre tappe di riflessioni. La prima tappa, “Cittadini di Pace” in Piazza Cristo Re, è stata affidata ai Ragazzi dell’A.C.R. che hanno contemplato alcuni pensieri per la pace collegati a tre colori della bandiera della pace: il viola dei campi calpestati dai cannoni; il blu dei mari inquinati dalle navi da guerra; l’azzurro del cielo oscurato dalla polvere dei missili.
Successivamente il corteo si è snodato per le vie cittadine percorrendo la via Volturno, via Salemi, Corso Umberto I con arrivo in piazza della Repubblica.
La seconda tappa di riflessioni “Appello per la Pace” è stata gestita dal gruppo Giovani Diocesano che hanno contemplato pensieri collegati ad altri due colori della bandiera della pace: il verde dei parchi delle città devastati dai detriti delle bombe cadute; il giallo del sole oscurato dalle polveri chimiche scaricate dagli aerei.
L’ultima tappa, “Il grido della Pace”, è stata gestita dal Settore Adulti Diocesano che ha contemplato pensieri collegati agli ultimi due colori della bandiera: l’arancione dell’autunno che scandisce il tempo delle stagioni deturpato dal grigiore della distruzione; il rosso vivo dei papaveri nei campi che ci ricordano il sangue dei bambini uccisi nella striscia di Gaza.
A chiudere il momento di preghiera in piazza della Repubblica è stato il vicario Generale don Gioacchino Arena che ha portato i saluti del Vescovo S.E. Mons. Angelo Giurdanella non presente perché impegnato fuori sede. Don Gioacchino ha voluto ricordare il momento particolare che la nostra diocesi sta attraversando in queste giornate, tra gioie e tristezze:<< Gioie perché – dice Don Gioacchino – vedere tanti ragazzi dell’Azione Cattolica e non solo coinvolti in una marcia per la pace non può che far gioire i cuori di tante persone; tristezza perché in questi giorni si è spento il nostro Vescovo Emerito Mons. Emanuele Catarinicchia che di certo – conclude il vicario – ci starà guardando da lassù gioendo insieme a tutti noi e che lo salutiamo con la preghiera del Padre Nostro>>.
Al termine ci sono state due testimonianze: una da parte di suor Alessandra Martin Direttrice dell’Ufficio Migrazioni e della Mobilità Umana della Diocesi di Mazara del Vallo che ha testimoniato la cura delle persone fragili, in condizioni di estrema povertà e dei migranti profughi. <<In ognuno di loro – dice suor Alessandra – c’è la voglia di riscatto che li ha portati, con l’aiuto dei volontari, ad integrarsi nella società. Bisogna sensibilizzare le coscienze ad atteggiamenti corretti che devono promuovere uno stile accogliente verso coloro che arrivano nel nostro paese per costruire un futuro sostenibile>>.
Susanna Nizzola Presidente dell’ASP Yalla, ci ha testimoniato il servizio dei volontari che si occupano di favorire l’integrazione degli immigrati attraverso laboratori di alfabetizzazione delle donne e da qualche anno a questa parte, anche il sostegno di alunni di origine straniera nel facilitare la comprensione della lingua. <<Volontari – dice Susanna – che credono negli essere umani e vivono offrendo con amore tutti i propri talenti, ricevuti in dono dal Signore che non distingue per sesso, razza, nazione, religione>>.
<<Educare i ragazzi alla Pace sin da piccoli, – dice la Presidente dell’Azione Cattolica Diocesana Enza Luppino – vuol dire mettere le premesse per un mondo più giusto, più accogliente, più sano. La pace dipende da ognuno di noi, nasce da me, da te, nasce dall’anima di ogni persona. La formazione, l’educazione sono fondamentali per indirizzare le nostre azioni per accogliere l’altro e riconoscerlo come coessenziale per me>>.
Il Consiglio Diocesano ringrazia tutti i partecipanti alla manifestazione e in particolare i Vigili Urbani e le Forze dell’Ordine che hanno consentito di effettuare la marcia in assoluta sicurezza per tutti.
Mazara del Vallo, lì 28 Gennaio 2024
L’addetto stampa AC Diocesana
Alberto ALAGNA