Una bambina di due anni è morta giovedì dopo essere stata colpita al viso da un proiettile vicino a Namur, in Belgio. E’ successo durante un inseguimento della polizia in autostrada a un furgone con a bordo 26 migranti curdi. La corsa è durata circa un’ora, poi gli spari. Il portavoce della polizia ha spiegato che non c’è la certezza che a sparare sia stato uno degli agenti.
L’inseguimentoErano le prime ore di giovedì. Il furgone non si era fermato a un posto di blocco, così una volante della polizia belga ha iniziato a inseguirlo. E’ durato circa un’ora, per le corsie dell’autostrada E42, fra le uscite di Namur e Maisières, un sobborgo di Mons. Sono servite 15 volanti e 30 poliziotti per fermare il veicolo, attorno alle 3:00 del mattino.
La sparatoriaLe dinamiche dell’accaduto sono ancora tutte da chiarire. Quello che si sa è che una bambina di due anni, che viaggiava a bordo del furgone, è morta dopo essere stata colpita in viso da un proiettile. “L’autopsia ha stabilito che la causa della morte è stata una pallottola che l’ha colpita sulla guancia”, ha fatto sapere Frederic Bariseau, il primo sostituto procuratore di Mons. La polizia afferma di non poter ancora determinare con sicurezza se il colpo sia partito dall’arma di uno degli agenti. Secondo i media locali, la bambina viaggiava con la madre, che la teneva in parte fuori dal finestrino sperando che questo avrebbe evitato gli spari della polizia, come riporta la Bbc.
Le protesteUna notizia che ha avuto conseguenze fino in Francia. I migranti del campo di Gran-Synthe, vicino a Calais, conoscevano la famiglia e la bimba. Giovedì, poco dopo mezzogiorno, hanno occupato l’autostrada A16 per protestare contro le violenze della polizia. Sono stati poi scortati fuori dalle corsie dagli agenti, in modo pacifico.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)