La tavola è la regina del Natale: seguire le regole del bon ton in compagnia di amici e parenti è un’importante garanzia per una serata di sicuro successo.
Che si tratti del cenone della vigilia o del pranzo del 25 dicembre, le regole sono le stesse: il buon cibo e la buona compagnia devono essere i protagonisti assoluti, in un’atmosfera in cui tutti devono sentirsi rilassati e a proprio agio: il rischio è trasformare la festa in un momento di imbarazzo dal quale si desidera solo fuggire e cercare di dimenticarsi fino al prossimo anno. Per evitare insidie e figuracce, il galateo ci viene in soccorso e ci regala un decalogo natalizio da mettere scrupolosamente in atto.
I PASSI FALSI PIÙ TEMUTI NEL MONDO
“A Natale sarebbe un peccato rovinare un momento così importante a causa di incomprensioni evitabili. A tavola si tende ad essere più spontanei e con meno freni inibitori: per questo è necessario non abbassare l’attenzione ed evitare di toccare temi che potrebbero urtare la sensibilità di amici e parenti. In famiglia poi è fondamentale la collaborazione per non creare tensioni ancora prima della festa” spiega Vittorio Vaccaro, esperto di convivialità a tavola e conduttore televisivo di programmi dedicati al mondo della cucina. Una ricerca svolta da Espresso Communication su un panel di oltre 50 studi nazionali e internazionali sul tema ha indagato sui comportamenti da evitare a tavola se non si vuole compromettere l’armonia natalizia. Ogni Paese ha le proprie sensibilità: ad esempio, secondo un sondaggio pubblicato da Yahoo Uk, i britannici temono particolarmente i pranzi con suoceri e cognati, ma anche le discussioni per decidere cosa vedere in tv, con quale gioco da tavolo intrattenersi e il rischio di esagerare con gli alcolici. La tv divide anche gli statunitensi: secondo Newsweek, il controllo del telecomando a Natale è il principale motivo di discordia. Attenzione anche alle domande scomode sulla vita privata dei commensali, come sottolineato dal sondaggio di Study Finds. In Canada (Le Martlet) e in Francia (Le Figaro); si consiglia anche la massima attenzione ai temi di conversazione, a cominciare dalla politica. Lo stesso avvertimento arriva dallo spagnolo Cadena Dial, secondo il quale è meglio anche evitare corteggiamenti troppo serrati alle cene aziendali. In Germania, secondo il portale Utopia, è meglio non farsi aspettative troppo alte sull’esito delle feste e fare maggiore attenzione, alle abitudini alimentari degli ospiti. Tutti i sondaggi sono però concordi su un punto: a tavola è indispensabile dimenticarsi dello smartphone.
IL GALATEO DI NATALE
Ecco allora la classifica, redatta da Espresso Communication con il parere di Vittorio Vaccaro, delle 10 cose da non fare per non rovinare la convivialità dello spirito natalizio a tavola:
1. Niente domande scomode: dimentichiamo quesiti come “Allora, quando ti sposi”, oppure “come mai non c’è la tua fidanzata?, o ancora: “E allora, niente bambini ancora?” È vero che il Natale può essere l’unica occasione in cui incontriamo certi parenti, ma non è il caso di aggiornarsi pubblicamente sui fatti di un intero anno di vita. Potremmo toccare dei punti sensibili e rovinare l’atmosfera.
2. Un menu inappropriato: Il padrone di casa deve assicurarsi dei gusti e delle consuetudini alimentari dei vari commensali al momento di compilare il menù. Il rischio è di servire a un vegano una cena tutta a base di carne o a un celiaco un intero pasto del quale non può gustare nulla, generando una situazione tutt’altro che piacevole.
3. Attenzione agli alcolici: nelle lunghe cene natalizie può capitare di fare un brindisi di troppo. Esagerare, però, potrebbe creare situazioni molto spiacevoli davanti ad amici e parenti.
4. Discutere di politica e sport: sono temi molto divisivi, con i quali si rischia di innescare discussioni senza fine. Lo scontro è dietro l’angolo: dato che negli ultimi anni gli argomenti di divisione sono aumentati, facciamo la massima attenzione ai temi di conversazione e prepariamoci a intervenire se il clima comincia a surriscaldarsi.
5. Telecomando della discordia: c’è chi vuole vedere il film di Natale, chi non rinuncia al tiggì, chi anela ai momenti sportivi più salienti dell’anno: se non si trova un compromesso e qualcuno comincia a diventare prepotente, meglio spegnere la tv.
6. No allo smartphone: il cellulare è ormai l’oggetto che più usiamo durante la giornata e per molti è davvero difficile farne a meno. L’educazione, però, vuole che non trovi posto sul tavolo, specie nei momenti di festa. Consultare mail e messaggi è estremamente scortese nei confronti della compagnia, e anche continuare a scattare selfie e foto dei diversi piatti è da evitare.
7. Giocare senza litigare: tombola o carte? Gioco dei mimi o mercante in fiera? Proprio come per la tv, anche i giochi possono creare discussioni. Per fortuna la giornata di Natale è lunga e si può giocare a tante cose diverse. L’importante è non diventare troppo competitivi e, soprattutto, non barare!
8. Insistere nell’offrire cibo: insistere per far accettare un’altra fetta di arrosto o ancora un po’ di dolce può mettere a disagio un ospite, specie se è la prima volta che lo si accoglie a tavola. Ognuno deve essere libero di mangiare quanto vuole.
9. Vestirsi in maniera troppo elegante (o troppo trasandata): un look inadeguato può essere imbarazzante, per cui meglio informarsi prima del carattere della festa. Se ci troviamo tra amici e parenti è bene optare per un outfit semplice ma curato, evitando i capi troppo sexy.
10. Il centrotavola e la mise en place: è la prima cosa che si nota in un pranzo o cena di Natale, come un biglietto da visita che può far partire la serata con il piede giusto. La tavola deve essere apparecchiata con cura, giocando magari sui colori e puntando sull’armonia. Meglio evitare la tovaglia bianca, a meno che non sia molto elegante, e almeno a Natale niente tovaglioli di carta.
Fonte: Tgcom24.mediaset.it