Via libera al bonus matrimonio grazie all’approvazione del decreto che rende operativa la misura introdotta, lo scorso anno, dal decreto Sostegni bis. Il Covid ha fatto rinviare le nozze a tantissime coppie, bloccando per ben 15 mesi a partire da marzo 2020 la realizzazione dei matrimoni a causa del rischio contagio. Una ripresa si è avuta a giugno 2021. Il settore del wedding ha subìto un crollo di fatturato del 90% nel 2020, secondo quanto rilevato da Assoeventi.
Bonus matrimonio, i contributi
I contributi a fondo perduto per il settore eventi ammonta a 60 milioni di contributi a fondo perduto e sono destinati: per 40 milioni al settore del wedding, ossia quello dei matrimoni; per 10 milioni al settore – diverso dal wedding – dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie; per 10 milioni al settore dell’hotellerie-restaurant-catering (Ho.Re.Ca.).
Bonus matrimonio, chi può richiederlo
Il contributo potrà essere richiesto solo dalle imprese sopraelencate che nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto a quello del 2019.
Bonus matrimonio, come presentare la domanda
Le imprese interessate al bonus matrimonio 2022 potranno presentare domanda direttamente all’Agenzia delle entrate e i contributi verranno accreditati direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente.
Stop al bonus sposi
Niente da fare per il bonus sposi, il contributo statale destinato alle coppie per le spese sostenute per il matrimonio ovvero abiti per i futuri coniugi, affitto dei locali, addobbi, wedding planner, servizio fotografico, catering e ristorante. Il governo ha deciso di indirizzare le risorse direttamente ai settori colpiti, escludendo la possibilità di sconti fiscali o altri contributi indirizzati agli sposi.
Fonte: gds.it