Botta e risposta della Regione con il comune di Mazara del Vallo sul dragaggio del porto canale e della foce del fiume Màzaro. Si è svolto un vertice tecnico, voluto dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per trovare una soluzione definitiva che “consenta di iniziare i lavori nel corso d’acqua la cui esondazione, lo scorso novembre, ha provocato gravi disagi agli abitanti della cittadina trapanese. Ne hanno discusso stamane a palazzo d’Orleans il commissario per il dissesto idrogeologico Maurizio Croce, il dirigente generale del dipartimento della Protezione civile regionale Calogero Foti, il dirigente generale del dipartimento del Territorio e ambiente Beppe Battaglia, il comandante della Capitaneria di porto mazarese Maurizio Ricevuto. Era presente anche il dirigente del Provveditorato per le opere pubbliche in Sicilia e Calabria Giovanni Coppola. Assente il Comune di Mazara del Vallo. “Dall’incontro è emerso che per rimuovere in tempi brevissimi la massa fangosa che ostruisce la foce del fiume e ripulire, in tal modo, parte del fondale del porto, sia necessario individuare un’area dove stoccare temporaneamente il materiale raccolto – afferma una nota -. L’indicazione potrà venire solamente dal Comune di Mazara che, come detto, non ha partecipato all’incontro. Un nuovo vertice è stato convocato, sempre presso la Presidenza della Regione, per l’11 febbraio prossimo, alle ore 11”. Ribatte il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi: “siamo stanchi di partecipare a riunioni e a dibattiti assolutamente inutili. La competenza esclusiva per l’escavazione del fiume Mazaro è della Regione che ha poteri di decidere sulle procedure e sull’esecuzione degli stessi lavori. Ogni specchio d’acqua eventualmente individuato per il deposito dei fanghi è di competenza esclusiva della regione, così come ogni area limitrofa al mercato ittico o al fiume Mazaro ricade nel territorio di proprietà del demanio regionale e anche in questo caso la competenza esclusiva è della Regione”. “Non si comprende il motivo per il quale non si proceda ai lavori – aggiunge il primo cittadino – dato che il Comune di Mazara del Vallo non ostacola alcuna scelta che la Regione voglia compiere purché si proceda dopo 8 anni all’inizio dei lavori. Questa nostra posizione è ben nota e conosciuta da tutti i rappresentanti istituzionali che hanno interloquito con il Comune”.
(Fonte: Ansa.it)