Decine e decine di donne morte, centinaia di migliaia di diagnosi mancate. È lo scandalo che sta scuotendo il Regno Unito, dopo che il Segretario di Stato per la Salute del Regno Unito, Jeremy Hunt – l’equivalente del nostro Ministro della Sanità – ha annunciato un’inchiesta indipendente sul monitoraggio del cancro al seno nel Paese. L’ennesimo episodio per un settore, quello sanitario inglese, prostrato da un decennio di tagli di risorse di bilancio e di personale imposti dalle politiche di austerità.
Nel mirino sono finite le mammografie programmate. Il sistema sanitario nazionale britannico monitora infatti tutte le donne tra i 50 e i 70 anni, programmando dei testi ogni tre anni per evitare eventualmente diagnosi ritardate su eventuali tumori, e per intervenire in tempo. Queste donne avrebbero dovuto essere informate con una lettera, ricevuta la quale dovevano recarsi a fare gli esami necessari. Un errore informatico risalente al 2009, però, ha causato quello che a Londra è adesso un grattacapo enorme: ben 450mila pazienti infatti non avrebbero ricevuto nulla, e 270 di esse nel frattempo hanno perso la vita a causa di quei mancati test.
Secondo Hunt i numeri reali, rispetto a quelli stimati, potrebbero essere inferiori: ma nonostante ciò, «tra quelle donne ce ne sono certamente tante che sarebbero ancora vive, se questo non fosse successo». Il segretario ha rivelato alla Camera dei Comuni che le donne che non hanno saputo di dover effettuare le mammografie sono tra i 68 e i 71 anni, l’età più a rischio: «È un grave errore del programma di monitoraggio» ha detto, scusandosi «con tutto il cuore e senza riserve per le sofferenze causate».
Si calcola che il tragico errore abbia penalizzato dal 2009 in poi 300.000 donne tuttora in vita e altre 150.000 che nel frattempo sono morte. Le donne sopravvissute saranno contattate e visitate entro la fine di questo mese. Per le pazienti che hanno invece perso la vita a causa di un cancro al seno, si aprono adesso le porte per un probabile risarcimento: «Sappiamo che questa rivelazione sarà terribile per alcune famiglie», ha concluso Hunt, che ha attribuito le responsabilità alla struttura amministrativa del sistema sanitario. Dal canto suo, il leader laburista Jeremy Corbyn ha attaccato la premier Theresa May e le politiche dei tories sulla sanità per i disservizi e le attese crescenti, accuse a cui May ha risposto rivendicando al suo governo attuale d’aver riaumentato nell’ultimo anno alcuni fondi.
(Fonte: Leggo.it)