Quest’anno, nel clima gioioso in preparazione alla solennità liturgica di San Giuseppe, dopo due anni di sosta dovuta alla pandemia da Coronavirus che ha colpito il mondo intero e adesso con la guerra tra Russia e Ucraina che da 22 giorni affligge la popolazione e miete vittime e devastazione, nella cappella dell’ospedale si è ripresa la devozione dell’altare di San Giuseppe coi pani lavorati.
Da due mesi i volontari del VOM (Volontari Ospedale Mazara) si sono ritrovati 3 volte la settimana a Mazara 2 presso il salone delle suore per impastare, lavorare e dare forma ai pani che hanno una simbologia molto bella: tutto richiama alla vita e alle virtù di San Giuseppe, della Sua sposa Maria e di Gesù, figlio di Maria e di Giuseppe. Una volta terminato questo delicato lavoro, tutto frutto di manualità, si è proceduto alla cottura al forno.
All’inizio di questa settimana, invece, si è proceduto ad addobbare con l’alloro e i pani lavorati il tempietto che sovrasta l’altare: ieri pomeriggio (mercoledì), in occasione dell’inizio del triduo in preparazione alla solennità di San Giuseppe, il cappellano del presidio, don Antonino Favata, ha proceduto alla benedizione dell’altare al termine della Santa Messa.
Venerdì mattina, sempre a conclusione della Santa Messa, saranno benedetti da don Antonino i pani lavorati e confezionati accuratamente dai volontari e saranno distribuiti ai pazienti ricoverati e a tutto il personale dell’ospedale: è un segno è un richiamo che vuole portare pace e serenità a ciascuno.
Sabato 19 marzo, solennità liturgica di San Giuseppe, la Santa Messa in cappella sara celebrata alle ore 9,15 e a seguire sarà benedetto il pane che ciascuno porterà a casa o condividerà con chi è nel bisogno.
Imploriamo, con insistenza e perseveranza, per l’intercessione di San Giuseppe il dono urgente della pace e della fraternità tra i popoli.
L’altare si può visitare, ogni giorno, fino a venerdì 25 dalle ore 7,00 alle ore 19,00.
Comunicato stampa