Tra la fine del mese di ottobre e gli inizia di novembre 2019, i Carabinieri delle Stazioni di Partanna, Salaparuta, Santa Ninfa e Poggioreale, coordinati dal Comando Compagnia di Castelvetrano, hanno condotto una campagna di controlli presso oleifici e cantine in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo. Le attività ispettive hanno permesso di deferire in stato di libertà 4 soggetti per violazioni di vario genere, di elevare sanzioni di carattere amministrativo per un totale di euro 7.000,00 e di sequestrare circa 3000 kilogrammi di olio extravergine di oliva.
In quasi tutte le attività ispettive eseguite sono state riscontrate diverse violazioni delle normative vigenti, sia di carattere amministrativo che penale.
Più nello specifico, in un oleificio sito in Partanna, i militari operanti hanno contestato al legale rappresentante dell’azienda la mancanza della documentazione attestante la tracciabilità relativa alla provenienza di una partita di olio, per cui hanno proceduto ad elevare la sanzione di €1.500,00 e al consequenziale sequestro, sempre di carattere amministrativo, di olio extravergine di oliva per un valore di €22.800,00. Sono state rilevate ulteriori violazioni amministrative in una cantina vitivinicola, sempre sita in Partanna, relative all’omesso aggiornamento della registrazione sanitaria in ordine alle modifiche strutturali e alla non corretta attuazione delle procedure di controllo per cui venivano elevate complessivamente sanzioni per euro 3000,00. Ancora, in un oleificio sito in Salaparuta, è stato riscontrato il mancato rinnovo dell’autorizzazione allo scarico per cui è stata elevata la sanzione di €1.500,00, mentre in una cantina vitivinicola in Santa Ninfa, per l’omesso aggiornamento della registrazione sanitaria in ordine alle modifiche strutturali, è stata prevista una sanzione di €1.000,00.
Infine, i legali rappresentanti di due cantine vitivinicole site in Salaparuta, di un oleificio di Santa Ninfa ed uno di Partanna, sono stati denunciati in stato di libertà poiché i militari operanti hanno riscontato in tutti i casi violazioni di rilevanza penale; in una circostanza, in materia di protezione dei dati personali e garanzie in materia di controllo a distanza, mentre negli altri casi poichè erano state installate telecamere atte al controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, senza la prevista autorizzazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro.
Comunicato stampa