Fuori dalla sala parto c’era tutta la famiglia pronta a festeggiare il giorno più bello dei 22 anni di vita di Kaminiben Chanchiya, a un passo dal mettere al mondo quella figlia tanto desiderata e attesa. Dentro la sala parto, invece, si stava consumando una tragedia infinita che di lì a poco avrebbe gettato tutti in un incubo cupo e disperato. Come un angelo annunciato della morte, il dottor P. J. Lakhanisi si era presentato ubriaco, come un incosciente, davanti al tavolo operatorio per effettuare un parto cesareo: e da quel momento in poi è stato tutto un disastro.
Quando la porta della sala si è aperta e i parenti erano già pronti a goire, un medico si è presentato con aria funerea davanti a loro per annunciare che la bimba era morta e che la madre sanguinava copiosamente ed era in fase critica. Poi, mentre il gelo era calato tutto intorno, è rientrato in sala. Ancora un po’ di attesa e la porta si è riaperta, un altro medico, un altro annuncio, un altro incubo: Kaminiben era morta anche lei, seguendo sua figlia in cielo. A quel punto la rabbia e la disperazione dei familiari sono diventate incontenibili, tanto da richiedere l’intervento della polizia.
La tragedia è avvenuta lunedì notte nell’ospedale Sonawala nella città di Botad, in India, dove il dottor P. J. Lakhanisi, in seguito alle rimostranze dei parenti delle vittime che lo hanno accusato di negligenza, è stato interrogato dalla polizia e arrestato: sottoposto a un alcoltest è stato infatti trovato in stato di ubriachezza. Campioni del suo sangue sono stati nel frattempo consegnati alle autorità sanitarie, mentre si attendono i risultati delle autopsie della mamma e della bimba per determinare con esattezza le cause della morte.
Qualunque siano gli esiti degli esami, resta il fatto che se Lakhanisi fosse stato sobrio e in grado di affrontare eventuali criticità l’intera vicenda avrebbe potuto prendere una piega diversa. Sono bastati invece alcuni bicchieri di troppo per rovinare la sua carriera e uccidere una mamma e la sua bambina: anni di speranze e sacrifici annegati e sciolti per sempre in quel maledetto alcol.
(Fonte: Leggo.it)