La Musicoterapia è una disciplina che si occupa del rapporto che lega il suono all’essere umano, con l’intento di individuare in esso specifiche metodologie e tecniche di intervento, il cui fine sia quello di migliorare la salute psicofisica di coloro ai quali si rivolge.
Per il raggiungimento di tale obiettivo, la Musicoterapia mira alla creazione di una relazione tra musicoterapista e paziente/i che si articola e solidifica attraverso l’apertura della relazione corporeo-sonoro-musicale.
Il suono e la musica, quindi, vengono utilizzati come tramite per aprire canali comunicativi, incrementare la creatività , sviluppare capacità relazionali , elaborare bisogni e vissuti attraverso cui perseguire obiettivi specifici. In alcuni casi i bisogni del paziente sono indagati direttamente attraverso l’uso degli elementi della musica, in altri vengono analizzati attraverso i rapporti interpersonali che si sviluppano tra il musicoterapista e il paziente/ gruppo di pazienti.
La Musicoterapia si divide in due correnti principali: la Musicoterapia recettiva e la Musicoterapia attiva.
Nella Musicoterapia recettiva viene fatta ascoltare al paziente musica registrata o eseguita dal vivo dal terapeuta.
La Musicoterapia attiva si basa invece sull’improvvisazione musicale tra paziente e terapeuta: il paziente diventa in questo caso soggetto attivo, partner musicale. A questo fine non è necessario che il paziente abbia avuto alcuna formazione musicale precedente.
Può rivelarsi particolarmente efficace in riferimento a:
– autismo infantile;
- Sindrome di Tourette;
- Ritardo cognitivo;
- Disabilità motorie;
- Morbo di Alzheimer e altre demenze;
- Morbo di Parkinson;
- Ictus;
- Amnesie;
- Afasia e altri disturbi del linguaggio;
- Psicosi;
- Disturbi dell’umore;
- Stati depressivi;
- Disturbo bipolare;
- Disturbi somatoformi;
- Disturbi del comportamento alimentare.
Dott.ssa Alessia Zappavigna -Psicologa