Ancora dieci giorni, poi cominceranno ad arrivare i primi assegni, non tutti in un una volta ma a macchia di leopardo, fino a coprire una platea di oltre 162 mila famiglie potenziali beneficiarie, per un totale di 404 mila persone coinvolte. Tanti, in Sicilia sono i «sopravvissuti» del Reddito di cittadinanza (Rdc), misura rottamata a Capodanno in favore del nuovo Adi, l’Assegno di inclusione che sostituirà anche la Pensione di cittadinanza (Pdc), riconosciuto dall’Inps ai nuclei con un Isee non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità, minorenne, over 60, in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Buona parte dei nuovi assegni finirà in provincia di Palermo, in testa per quantità di nuclei beneficiari, paria a 51.451 se si considerano anche gli ex della Pensione di cittadinanza. Seguono Catania con 3.927, Messina con 16.991, Trapani con 12.744, Siracusa con 12.617, Agrigento con 11.856, Caltanissetta con 7.477, Ragusa con 5.890 ed Enna con 3.962.
L’importo medio sarà, bene o male, quanto quello andato in soffitta con il Reddito, pari a 650 euro, per un totale di 105 milioni di euro al mese, solo nell’Isola, ovviamente.
Fonte: Gds.it – Andrea D’Orazio