La Juventus ha conquistato la tredicesima Coppa Italia della sua storia, la quarta consecutiva, battendo 4-0 in finale il Milan di Gattuso. Dopo un primo tempo equilibrato, i bianconeri si sono scatenati nella ripresa. In otto minuti, dal 56′ al 64′, sono arrivati tre gol con la doppietta di Benatia e la rete di Costa, complici anche due errori di Donnarumma. A completare il crollo rossonero l’autorete di Kalinic al 76′ su sviluppi d’angolo.
LA PARTITA
Quarta Coppa Italia consecutiva, praticamente quarta doppietta negli ultimi quattro anni e un’edizione stravinta in finale chiusa senza subire gol. La Juventus ha fatto tredici, come le volte in cui ha alzato il trofeo nella propria storia, ma lo ha fatto giocando con il Milan dando la sensazione di essere pienamente in controllo del match dall’inizio alla fine. Una sfida giocata completamente sotto ritmo nel primo tempo e poi dominata nella ripresa, aumentando il giro del motore e approfittando delle incertezze della squadra rossonera e del suo portiere, Donnarumma, che è il futuro ma che per ora, ancora, ha dovuto guardare e imparare dal quarantenne collega a cento metri di distanza. Quel Buffon, imbattutto e impeccabile anche sul 4-0 con diversi interventi decisivi. Sono bastati otto minuti alla Juventus per trionfare ancora e proseguire il ciclo a prescindere dal futuro tecnico.
Il poker del tabellino alla fine è roboante, in parte bugiardo per un Milan coriaceo ma ancora una volta sterile in attacco, ma al tempo stesso pesante come dimostrazione di superiorità. Soprattutto per la semplicità con cui la Juventus nel secondo tempo una volta deciso di pigiare il piede sull’acceleratore ha saputo aprire e chiudere il match con due battiti di ciglia, dopo un primo tempo decisamente soporifero tra una conclusione larga di Bonaventura e un colpo di testa di Mandzukic. Dopo aver sfiorato il vantaggio ancora con Bonaventura a inizio ripresa, il Milan è crollato. Provando a resistere con due ottime parate di Donnarumma su Dybala, ma cadendo sugli sviluppi di calcio piazzato con Romagnoli ingenuo a farsi scappare Benatia che trova l’incornata vincente spegnendo la luce nelle (poche) idee rossonere e soprattutto nelle giovani mani di Donnarumma.
I sei minuti dopo il primo gol subito sono stati un incubo per il diciannovenne protagonista suo malgrado di due papere che hanno tolto ogni velleità agonistica al Milan. La prima al 61′, provando a bloccare la conclusione di Douglas Costa ma lasciandosela sfuggire; poi su Benatia, ancora da corner, facendo rimbalzare il pallone sui piedi del marocchino anziché bloccarlo comodamente. A completare la sagra dell’errore ci ha poi pensato Kalinic con un’autorete di testa ancora una volta sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Pjanic. Un ko tecnico sigillato dall’auto-palo di Matuidi e dalle parate di Buffon nel finale, mai deconcentrato e pronto ad alzare l’ennesimo trofeo della carriera. Non l’ultimo, perché quello con ogni probabilità sarà alzato sullo stesso campo ma contro la Roma, per il quarto “Double” consecutivo. Per il Milan, invece, ancora centottanta minuti da “finale” per non mancare la qualificazione all’Europa League. Anche se l’auspicio di Gattuso è che lo cose alla fine possano concludersi in maniera decisamente diversa.
IL TABELLINO
JUVENTUS-MILAN 4-0
Juventus (4-3-2-1): Buffon; Cuadrado, Barzagli, Benatia, Asamoah; Khedira, Pjanic (42′ st Marchisio), Matuidi; Douglas Costa (28′ st Bernardeschi), Dybala (38′ st Higuain); Mandzukic. A disp.: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Howedes, Rugani, Lichtsteiner, Alex Sandro, Sturaro, Bentancur. All.: Allegri.
Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Locatelli (35′ st Montolivo), Bonaventura; Suso (22′ st Borini), Cutrone (16′ st Kalinic), Calhanoglu. A disp.: A. Donnarumma, Storari, Musacchio, Abate, Antonelli, Zapata, Biglia, Mauri, Kalinic, André Silva. All.: Gattuso.
Arbitro: Damato
Marcatori: 11′ st Benatia, 16′ st Costa, 19′ st Benatia, 31′ st aut. Kalinic
Ammoniti: Costa (J); Calabria (M)
Espulsi: nessuno
(Fonte: sportmediaset.mediaset.it)