Aeroporti di Roma ha già deciso di chiudere Ciampino e concentrare tutto il traffico al Terminal 3 chiudendo il Terminal 1, la Gesap che gestisce il Falcone e Borsellino di Palermo ha varato un piano di risparmio di personale e mezzi concentrando le operazioni in alcuni spazi. Ma adesso restano aperti solo 18 scali in Italia e in Sicilia sospendono la loro attività dal 14 fino al 25 marzo Trapani Birgi e Comiso. Stasera l’ultimo volo dallo scalo del Ragusano per Milano Malpensa effettuato da Ryanair e poi il ‘Pio La Torre’ si fermerà.
La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato oggi un decreto per razionalizzare il servizio di trasporto aereo “in considerazione della ridotta mobilità sul territorio nazionale e per contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus”.
Nel provvedimento, spiega una nota si dispone che “per tutelare la salute dei passeggeri e dei lavoratori, sono assicurati nel settore del trasporto aereo esclusivamente tutti i servizi essenziali. In considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari, l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Roma Ciampino per i soli voli di stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali”. A Palermo da oggi volano solo Alitalia per Fiumicino e Malpensa e Dat per Lampedusa e Pantelleria.
“E’ rimessa alla valutazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile – spiega il Mit – la possibilità di consentire l’operatività degli altri aeroporti in considerazione delle seguenti esigenze: mantenimento dei requisiti di certificazione aeroportuale; previsione dell’accesso alle infrastrutture e del loro utilizzo per i dipendenti dell’Enac, di Enav S.p.A. e degli Enti di Stato basati in aeroporto; ripristino immediato della piena operatività dell’aeroporto, qualora ritenuto necessario; esigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo”.
Valutare la chiusura di qualche aeroporto italiano era stata la richiesta del il presidente dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile) Nicola Zaccheo. In Sicilia rimangono così aperti Catania Fontanarossa, Palermo Punta Raisi, Pantelleria e Lampedusa.
Questi aeroporti, è specificato, “sono stati individuati sulla base dei seguenti criteri valutativi: collocazione geografica dell’aeroporto, in grado di servire un bacino di utenza in modo uniforme sul territorio, capacità infrastrutturale dell’aeroporto -intesa sia come ricettività passeggeri e merci, sia in termini di lunghezza della pista di volo, in grado di poter garantire una operatività senza restrizioni- e garanzia dei collegamenti insulari”.
(Fonte: Palermo.repubblica.it)