Da settimane si lancia l’allarme sull’uso dei condizionatori che potrebbero agevolare la diffusione del coronavirus, ma sotto accusa adesso ci sarebbero in particolare i ventilatori. Massimo Andreoni, ordinario di malattie Infettive dell’Università di Roma Tor Vergata e direttore scientifico della Società Italiana di medicina infettiva e tropicale (Simit), ha spiegato il motivo durante la trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre.
“Più che il condizionatore andrebbe evitata la ventilazione, che fa aumentare la distanza percorsa dal virus. Mettersi sottovento spinge le particelle che possono così viaggiare oltre il metro e mezzo”.
Quanto alla sanificazione dei negozi, prosegue l’esperto “non è necessario sanificare ogni volta che entra una persona e ne esce un’altra, bisogna sanificare all’inizio e alla fine della giornata. L’ipoclorito di sodio può essere usato” e tutti i clienti oltre i commercianti “devono usare sistemi di protezione”.
Così come non serve sanificare gli oggetti nei negozi: “Il virus non entra attraverso la pelle, ma passa attraverso ciò che noi tocchiamo e portiamo alla bocca. Se proviamo una camicetta, la togliamo e ci laviamo le mani, – conclude Andreoni – stiamo tranquilli”.
Fonte: Gds.it