“Se continuerà così, saremo rovinati”. E’ la previsione di Domenico Asaro, 56 anni, presidente dell’organizzazione produttori del gambero rosso di Mazara del Vallo. Il suo settore è uno dei tanti falcidiato dalla crisi economica provocata dalla emergenza coronavirus. La vendita, di quello che è considerato oggi il crostaceo più ricercato e pregiato, è stata il fiore all’ occhiello della marineria mazarese che è passata da un flotta di 350 pescherecci, negli ultimi 20 anni del secolo scorso, ai circa 80 attuali che danno lavoro a circa 600 persone cui si aggiungono 2.500 addetti nell’indotto: circa la metà rispetto a dieci anni fa. I soli pescherecci fatturavano prima della crisi sanitaria di questi giorni quasi 70 milioni l’anno, ma la filiera comprende anche circa 30 imprese che si occupano di trasformazione e commercializzazione. Secondo gli ultimi dati l’intero settore solo a Mazara varrebbe circa 200 milioni sicuramente almeno il 30% in meno rispetto a 10 anni fa.
Lamenta il comandante Asaro: “La situazione è grave, non abbiamo celle frigorifere dove portare il gambero rosso. La grande distribuzione per esportarlo è ferma. E le piccole pescherie ancora aperte per la vendita al dettaglio non possono smaltire tutti i nostri prodotti. La flotta dopo circa tre mesi, rimasta ancorata al porto di Mazara del Vallo, ha ripreso il mare. Nei prossimi giorni ci saranno oltre venti tonnellate di gambero rosso da sbarcare. E se non troviamo una soluzione dovremo gettarlo in mare”. Per il rappresentante degli armatori non ci sono alternative: “bloccare la pesca per noi sarebbe una catastrofe, perché abbiamo già impegnato circa 50 mila euro di spese a testa per far ripartire i pescherecci”. Le restrizioni per il Covid 19 segnerebbero insomma, se non si corre ai ripari, un punto di non ritorno per un’economia trainante per quel territorio. “Dopo tutte le nostre difficoltà non ultime quelle del rischio dei tentativi di sequestro da parte delle motovedette libiche – prosegue Asaro – adesso per noi si prospetta una situazione drammatica”. Ma quali sono le richieste per evitare il fallimento? “Chiediamo al governo nazionale aiuti immediati senza rimanere imbrigliati nelle pastoie burocratiche. E alla Ue di aiutare la pesca: chi non ama il nostro settore non ama il mondo”. A stretto giro arriva la risposta del ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova che annuncia un fondo da 100 milioni di euro per sostenere la liquidità delle aziende della filiera agroalimentare nel decreto Cura Italia.
In attesa che arrivino gli aiuti promessi il capitano Asaro con la mente ritorna al suo peschereccio che per ora è rimasto con l’equipaggio nel mare della Grecia e “riporterà a Mazara tra i tremila e i quattromila kg di gambero rosso che potrebbero rimanere invenduti”. Il crostaceo dal nome scientifico “aristaeomorpha foliaceaviene” suddiviso in diverse pezzature (da 11 a 22 cm) e preparato in cassette da due kg per un ulteriore controllo nel moderno laboratorio di Mazara. In pescheria il prezzo oscilla dai 50 ai 60 euro a Kg per la pezzatura più grande.
(Fonte:ANSA.it – Giovanni Franco)