E’ boom di richieste di americani con discendenti italiani che rivendicano la cittadinanza de propri avi, complice la pandemia da coronavirus e il clima politico pesante. In un’intervista alla Cnn, Marco Permunian, fondatore di Italian Citizenship Assistance, con una clientela al 95% americana, afferma che le richieste per il suo servizio sono aumentate fino al 400% rispetto allo scorso anno dopo lo scoppio della pandemia negli Stati Uniti. A questo, si aggiunge anche il crescente interesse verso un altro Paese dopo le elezioni americane del 2016.
“Non ho mai visto niente di simile nella mia decennale carriera”, dice Permunian, la cui agenzia aiuta gli stranieri a ottenere il passaporto italiano. “Attualmente, abbiamo un team di oltre 60 persone che lavorano nella nostra azienda, sia nei nostri uffici italiani che negli Stati Uniti”, afferma. Per stare al passo con la domanda, la sua agenzia ha dovuto quasi raddoppiare le dimensioni in pochi mesi. L’Italia, scrive la Cnn, potrebbe trarne vantaggio se i nuovi titolari di passaporto decidessero di trasferirsi. Il Paese ha infatti uno dei tassi di natalità più bassi al mondo e un’economia stagnante e negli ultimi anni ha offerto incentivi fiscali ai lavoratori stranieri e ai pensionati che diventano residenti.
Le persone nate negli Stati Uniti sono automaticamente cittadini statunitensi. Ma questo principio non si applica alla maggior parte dei Paesi in Europa, dove la cittadinanza viene ereditata dai genitori o dalla famiglia. Ciò significa che alcuni americani che discendono da immigrati possono diventare cittadini italiani. Il requisito principale è che il familiare immigrato dall’Italia negli Stati Uniti non sia stato naturalizzato prima della nascita della persona successiva in linea di discendenza.
Fonte: Ansa.it