Il decreto con le nuove norme anti-Covid riguardanti la scuola, lo stop alle restrizioni per i vaccinati in zona rossa e la durata del green pass è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Lo si apprende da fonti di governo a riunione ancora in corso.
Green pass
Chi ha fatto la dose booster di vaccino e chi si è contagiato dopo aver fatto due dosi ed è guarito avrà il green pass illimitato. È questo l’orientamento, secondo quanto si apprende, che sarebbe emerso nel corso della cabina di regia prima del Consiglio dei ministri. Inoltre, anche nelle zone rosse varranno per i vaccinati con dose booster le regole di zone bianche, gialle e arancioni e quindi per loro non scatterà il lockdown. Di fatto, spiegano fonti governative, per i vaccinati non dovrebbero esserci più distinzioni tra i colori delle regioni. Anche su questa norma la discussione dovrebbe essere fatta in Consiglio dei ministri.
«Nelle prossime settimane – ha detto, secondo quanto si apprende, il premier Mario Draghi, aprendo il Consiglio dei ministri – andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti».
Scuola
I bambini da 0 a 6 anni andranno in Dad per cinque giorni se in classe ci sono più di cinque casi positivi al Covid. È l’orientamento che emerge dalla cabina di regia sul Covid che si è svolta a Palazzo Chigi. La Dad – viene spiegato – scatterà per tutti, dal momento che a questa età i bambini non sono vaccinabili e stanno in classe senza mascherina. A partire dalle scuole elementari, al contrario, scolari e studenti vaccinati non andranno più in Dad. La didattica a distanza scatterà quindi solo per i non vaccinati o guariti e durerà 5 giorni. Per la scuola primaria la Dad scatterà dopo 5 casi positivi in classe, per la scuola secondaria se si superano i 2 casi. «I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese», ha detto Draghi. «Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo».
Fonte: gds.it