Il super green pass è pronto al prossimo step e la road map verso il certificato rafforzato esteso ai lavoratori – in alternativa c’è l’ipotesi dell’obbligo vaccinale- passa per il prossimo Consiglio dei ministri, forse mercoledì prossimo.
La mediazione con la Lega
Ma dopo le «fumate nere» negli ultimi due Consigli dei ministri, stavolta potrebbe rivelarsi efficace una nuova mediazione con la Lega, l’unica forza politica finora particolarmente scettica su queste disposizioni. Nell’incontro con le Regioni di venerdì 31 dicembre il ministro della Salute Roberto Speranza lo avrebbe sottolineato a chiare lettere: «Bisogna considerare molto seriamente sia l’estensione dell’obbligo vaccinale a tutti che l’estensione del green pass rafforzato al mondo del lavoro».
I lavoratori «fragili»
Anche il Carroccio, dopo il confronto sull’ultimo decreto mercoledì scorso, aveva fatto intendere che il tema sarebbe stato nuovamente affrontato a breve. L’incognita resta il «come» uscire dall’impasse per arrivare alla condivisione di un provvedimento che farebbe da apripista in Europa. Mentre Pd, Forza Italia e governatori restano aperti sia sulla soluzione dell’obbligo vaccinale sia sul certificato verde rafforzato per tutti i lavoratori, il ministro leghista dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha già sottolineato la necessità, in caso, di una maggiore assunzione di responsabilità da parte dello Stato: secondo il suo ragionamento, se si volesse estendere l’obbligo del super pass ai luoghi di lavoro, che di fatto diventerebbe un «obbligo vaccinale» per i lavoratori, lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventuali conseguenze da vaccino ed elencare i «fragili» esenti dall’obbligo.
Dal 10 gennaio super green pass obbligatorio quasi ovunque
Sulla strada dell’obbligo vaccinale ci sarebbe poi il Movimento 5 Stelle. In attesa degli sviluppi nel mondo del lavoro, il lasciapassare verde in versione rafforzata sta inesorabilmente confinando in una sorta di lockdown i non vaccinati: dal 10 gennaio il documento sarà praticamente obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Bisognerà dunque avere il super green pass per salire su treni, bus, metro e tutti gli altri mezzi di trasporto, mangiare nei locali all’aperto (oltre che in quelli al chiuso, come già previsto), per entrare in alberghi, andare a fiere, impianti sci e tanti altri luoghi di socialità e svago.
Le nuove regole sulla quarantena
Sono scattate ieri invece le nuove regole sulle quarantene, disciplinate da una circolare diffusa dal ministero della Salute, che ribadisce in questa fase l’equiparazione dei test rapidi a quelli molecolari. In particolare, i soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei quattro mesi precedenti oppure siano guariti dal Covid nei quattro mesi precedenti, non devono più fare la quarantena se entrano in contatto con una persona positiva: per loro è solo prevista autosorveglianza di cinque giorni. Si avrà però l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per almeno dieci giorni. Chi è vaccinato da oltre quattro mesi, se asintomatico, in questi casi dovrà fare una quarantena di cinque giorni, mentre non cambia nulla per i non vaccinati: la quarantena resta di 10 giorni. Per quanto riguarda invece i contagiati, i sintomatici possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi, accompagnato da un test molecolare o antigenico negativo effettuato dopo almeno 3 giorni senza sintomi. Anche per gli asintomatici vale l’isolamento di almeno 10 giorni dal test positivo, al termine del quale vi sia un test negativo. Però, se i contagiati hanno già ricevuto la dose booster, o hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che al termine di tale periodo risulti eseguito un test negativo.
Il prezzo delle mascherine Ffp2
Non sono ancora chiuse le trattative tra il Commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, e i rappresentanti della categoria dei farmacisti per la sigla del protocollo per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2 fino al 31 marzo 2022. L’obiettivo del governo è di monitorare l’andamento dei prezzi, che potrebbero aggirarsi tra i 50 centesimi e un euro.
Fonte: Gds.it di Lorenzo Attianese