Il Governo regionale rifinanzi, in sede di approvazione della legge di stabilità, il Fondo di solidarietà regionale della pesca e dell’acquacoltura. L’intervento riveste carattere d’urgenza per destinare contributi alle imprese di pesca ed ai relativi equipaggi, anche delle acque interne e alle imprese dell’acquacoltura colpite da calamità naturale chiamata “COVID 19”.
E’ quanto chiesto dal Segretario regionale dell’Ugl, Giuseppe Messina, in una nota indirizzata al Presidente della Regione siciliana nella quale chiede uno stanziamento da destinare alla copertura dell’articolo 39 della legge regionale 20 giugno 2019, n.9 (Gurs n.30 del 28/06/2020) per sostenere imprese di pesca a pescatori.
Abbiamo chiesto al governo regionale – aggiunge il sindacalista – che i fondi strutturali ancora da impegnare o impegnati e ancora non spesi, possano essere in parte destinati per il rilancio del settore una volta terminata l’emergenza che, oggi più che mai, ha messo il settore, già interessato da oltre un decennio di crisi strutturale, in ginocchio a causa del blocco totale delle attività.
Abbiamo avanzato la richiesta di immediata convocazione della Commissione Consultiva Regionale della Pesca – conclude Messina – per affrontare, con carattere d’urgenza, lo stato di calamità naturale del settore e individuare soluzioni possibili per il rilancio immediato della pesca siciliana che nonostante la profonda crisi annovera ancora oggi quasi sei mila pescatori con tre mila unità da pesca e un indotto di svariate migliaia di lavoratori.
Comunicato stampa UGL