Svolta a Cuba: il presidente Raùl Castro, 86 anni, finisce il suo secondo mandato come Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri. Dopo 60 anni di governo termina l’era in cui i fratelli Fidel prima e Raùl poi, hanno mantenuto il potere nell’isola cubana, guidandola verso la rivoluzione che destituì il regime del dittatore Fulgencio Batista nel 1959 fino a oggi. Gli occhi sono tutti puntati sul probabile successore: Miguel Diaz-Canel, ingegnere informatico, attualmente primo vicepresidente, nato dopo la Rivoluzione del 1959.
L’uomo che non vide la RevolucìonMiguel Díaz-Canel dovrà affrontare questioni cruciali per il futuro di Cuba e del suo governo, a partire dall’economia. L’erede dei Castro laureato in ingegneria elettronica, è professore universitario e membro del del Politburo dal 2003. Già segretario del partito nelle province di Villa Clara e Holguin, ha 57 anni (ne compirà 58 il 20 aprile). Diaz-Canel è il primo cubano nato dopo la Rivoluzione a raggiungere i vertici del governo. In patria lo chiamano El Lindo e le sue posizioni sono molto aperte rispetto all’attuale leadership cubana. Di lui non si sa molto, ma è certamente considerato un riformatore: si è battuto per una maggiore apertura a Internet e per una stampa più critica, anche se mantiene toni duri verso gli Stati Uniti e i dissidenti.
Ha iniziato a lavorare in modo assiduo con il Partito Comunista di Cuba nei primi anni ’90 e, dopo alcuni incarichi amministrativi, nel 2009 è diventato Ministro dell’Istruzione e nel 2013 Vice Presidente del Consiglio dei Ministri nominato da Raùl stesso. La domanda che tutti si stanno facendo è se un presidente che appartiene alla generazione post-rivoluzionaria possa portare un cambiamento radicale nel governo.
Molti analisti credono che nella sostanza, anche se il nuovo presidente non sarà un membro della famiglia Castro, il “castrismo” non finirà. Invece, da quanto riporta l’Economist, Diaz-Canel è un uomo modesto che sceglie la bicicletta per andare in giro invece che l’auto ufficiale. Alle elezioni parlamentari dello scorso marzo, ad esempio, per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale, si era messo in fila con altri cittadini e aveva chiacchierato serenamente con la stampa. Sembra di mentalità più liberale rispetto ai suoi predecessori anche perché è sostenitore dei diritti degli omosessuali.
Ricambio generazionaleL’ Assemblea nazionale è convocata per una plenaria storica: oltre 600 deputati sono chiamati a eleggere un nuovo Consiglio di Stato, il principale organo dell’esecutivo cubano che a sua volta si riunirà per designare il nuovo presidente che sostituirà Raùl Castro, dando inizio ad una nuova era. Si tratta di un passaggio del testimone pregno di valenza simbolica.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)