ll Dpcm firmato ieri prevede una serie di misure per la scuola che verranno introdotte da mercoledì prossimo, 21 ottobre. Il ministero dell’Istruzione ha inviato una nota ai dirigenti scolastici, dopo una interlocuzione con i sindacati.
Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione, dopo la comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le scuole secondarie di secondo grado:
1) adottano ulteriori forme di flessibilità, anche incrementando il ricorso alla Didattica Digitale Integrata;
3) orari di ingresso e uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani. Inoltre, nell’ambito di questa ulteriore modulazione, dispongono che l’ingresso a scuola non avvenga prima delle ore 9.00.
Il ministero dell’Istruzione ribadisce, quindi, che le «situazioni critiche e di particolare rischio», rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali, sono le sole che «giustificano una eventuale revisione di quanto già stabilito, anche con riferimento all’ingresso posticipato alle ore 9.00, che deve essere disposto unicamente qualora ricorrano le condizioni sopra descritte».
Salvo questi casi, non è necessario modificare orari di entrata e uscita e tutto quanto sia collegato alla scansione temporale definita dall’inizio dell’anno scolastico.
Per quanto riguarda invece la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, nulla cambia, nella «riconosciuta priorità di garantirne l’ordinato svolgimento in presenza dell’attività educativa e didattica, al fine di rispondere a precise motivazioni didattiche e ad una esigenza sociale complessiva».
Come previsto dal «Piano Scuola», varato a giugno, per operare in piena sinergia con tutti gli attori istituzionali coinvolti, saranno svolte le riunioni dei tavoli e delle conferenze regionali e locali, previste dallo stesso Piano, per coordinare e monitorare le azioni da adottare. Gli Uffici di ambito territoriale (Uat), in raccordo con gli Uffici scolastici regionali (Usr), assicureranno coordinamento e supporto alle istituzioni scolastiche e all’azione dei Dirigenti Scolastici.
Fonte: Lasicilia.it