Numeri vicino al record assoluto quello dell’8a tappa dello Ski Tour Freerider Sport Events dedicato all’insegnamento dello sci da seduti dedicato a persone con disabilità. Alla tre giorni organizzata sulla neve di Bormio dall’associazione varesina, in collaborazione con il Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato e il Team Teleflex 4 Active Living, sono arrivati da tutta Italia 132 tra disabili, operatori, tecnici e volontari, protagonisti anche della gara integrata “Teleflex Winter Cup” che ha visto al cancelletto di partenza 61 iscritti.
Per i volontari della Freerider, al loro 16° di attività disegnata dal Trentino Alto Adige all’Abruzzo, per due anni consecutivi anche in Sicilia sulla neve dell’Etna, è stato il prologo migliore del gran finale dello Ski Tour in programma dal 7 al 9 aprile a Madonna di Campiglio. Tra gli aspiranti sciatori di Bormio ha fatto il suo esordio anche il giovanissimo Daniele Pomilia, gran capitano dell’Associazione “Corro per Dà”, arrivato da Mazara del Valle in Valtellina insieme alla sua famiglia al gran completo, accolto dall’ambiente Freerider con la consueta disponibilità e professionalità, subito contagiato dall’entusiasmo generale favorito dallo splendido sole purtroppo raramente presente nelle precedenti tappe di Sestola, Abetone, due a Folgaria, due a Roccaraso, Madesimo e Alagna. “Dà”, così vuol essere chiamato Daniele, è solo l’ultimo in ordine di tempo dei siciliani che incontrando la Freerider hanno imparato o ritrovato la gioia “dell’aria in faccia” e dell’autonomia attraverso lo sci come accade con il tennis, l’handbike, il volo a vela, il canottaggio e il golf nei campi estivi organizzati dalle stessa Freerider in provincia di Varese, in collaborazione con l’Associazione Spina Bifida Italia. Parallelamente all’impegno organizzativo i volontari della Freerider aggiungono quello promozionale nelle Unità Spinali italiane e quello culturale condiviso con realtà sportive e sociali dell’intero territorio nazionale. Consolidato è inoltre il rapporto con le direzione degli impianti di risalita e le aziende di ricettività alberghiera con le quali si è sviluppata nel tempo una proficua collaborazione in tema di accessibilità.
Nessuna delle strutture comprese nello ski tour come in ogni altra manifestazione o iniziativa è specifica per disabili semplicemente perchè la cultura è per le persone e non divisa per condizione o categoria. L’obiettivo originario della Freerider è rimasto quello di sempre: insegnare lo sci da seduti a persone con disabilità che una volta imparata la tecnica possano sciare quando e con chi vogliono, con la famiglia e gli amici, per divertirsi o per gareggiare inseguendo il sogno di un’avventura alle Paralimpiadi, sogno realizzato per ben due volte dal Freerider Luca “Kino Maraffio”.
Ma ogni tappa dello ski tour genera incontri e conoscenze che allargano sempre più una rete di attenzione per gli altri.
Capita ogni volta. Azzerando strati sociali e distanze, unendo culture ed esperienze, seminando amicizie che aprono porte ancora troppo spesso chiuse o solo da spingere per lasciarsi alla spalle o comunque reagire a difficoltà nelle quali si può trovare chiunque cadendo nell’immediato in un senso di solitudine. Lo fa la Freerider in tutta Italia come lo sta facendo “Corro per Dà” a Mazara del Vallo e presto nella Sicilia intera. Lo fa l’Italia più bella, quella che fa meno rumore dell’altra ma che sa fare arrivare la sua voce dov’è utile, agli altri e a se stessa.
Comunicato Stampa