Piera Maggio, tra gli ospiti della puntata di oggi di Domenica In, ripercorre nel salotto di Mara Venier le tappe della ricerca di sua figlia Denise Pipitone, scomparsa nel 2004 a Mazara Del Vallo. Uscita per strada con suo cugino in una mattina di settembre senza fare mai più ritorno. Il caso di Denise è tornato sotto i riflettori internazionali, nelle scorse settimane, a causa dell’appello alla televisione russa di Olesya Rostova, una ragazza in cerca di sua madre che non conosceva le sue origini, che si pensava potesse essere la stessa bimba scomparsa nel 2004 a Mazara. Ma le speranze di Piera Maggio di ritrovare sua figlia, si erano poi infrante per l’ennesima volta, di fronte alle analisi del gruppo sanguino della ragazza, non corrispondente a quello di Denise.
«Cose poche chiare»
Sono tante le cose poche chiare, secondo Piera, nella storia della scomparsa di sua figlia. «Chi possa parlare in forma anononima faccia un passo in più» dice Piera, «sappiamo chi sono queste persone, chi non ha detto la verità». E aggiunge decisa «Due procuratori hanno messo il bollino su queste persone, non è più solo Piera Maggio a dirlo».
«Lo stato ci ha ingannati, la giustizia ci ha ingannato: la non verità, i depistaggi. Poteva capitare a qualsisi cittadino, i bambini non spariscono nel nulla. I depistaggi volontari non possono essere compresi, non si può comportare così davanti al rapimento di una bambina», lamenta la donna, commentando le indagini. Mara Venier chiede poi a Piera quale sia la possibile spigazione di tale incertezza, «Ci siamo dati una spiegazione ma non è il momento oggi per poterne parlare» risponde secca.
Piera racconta poi di aver subito atti di Stalking da parte di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise indagata per la scomparsa della sorellastra e assolta nel 2013, e sua madre Anna Corona, ex moglie di suo marito Pietro Pulizzi, ma di non aver mai denunciato per non mettere in difficoltà suo marito.
Poi ancora, in studio, la Maggio racconta delle minacce che Pietro avrebbe ricevuto da parte delle sua ex moglie, e della turbolenza del loro matrimonio malsano. La madre di Denise rivela di aver ricevuto una “morbosa” attenzione da parte dall’ex moglie di Pietro, di cui anche i magistrati sarebbero a conoscenza. «Io non ho trovato una famiglia che stava bene a cui ho rotto le uova nel paniere», «noi ci siamo sposati 3 anni fa, ma da tempo stavamo insieme», ci tiene a chiarire.
«Ci sono delle persone a Mazara che sanno e che si possono aprire dopo 17 anni», interviene l’avvocato Giacomo Frazzitta, «ma attenzione a parlare di Jessica, le sentenze non si devono commentare», precisa, facendo riferimento alla sorellastra di Denise, assolta definitivamente a processo. «Ci sono 7 indagati che sono stati archiviati» aggiunge il legale, in quello che potrebbe essere definito, secondo Frazzitta, «Uno dei procedimenti più costosi della storia giudiziaria italiana». «Non dico quanto però, altrimenti succederebbe un terremoto» aggiunge. «Un procuratore, Un ex procuratore e un comandante dei carabinieri hanno raccontato fatti importanti, non si può stare fermi» conclude l’avvocato.
Fonte: Ilmessaggero.it