Nuovi dettagli inediti sulla vicenda di Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara del Vallo il 1° settembre 2004. Nella puntata speciale di Ore 14, andata in onda alle 23 di martedì 29 giugno, Milo Infante ha ricostruito le ultime novità emerse dal lavoro della procura di Marsala.
Denise Pipitone, il racconto del supertestimone
Durante lo speciale andato in onda su Rai 2 e visionabile su Rai Play, è stata riportata una nuova testimonianza che, se ritenute credibili, potrebbe rappresentare un passo avanti nelle indagini. Il racconto è quello di una persona che il giorno della scomparsa della bimba aveva alloggiato a Mazara del Vallo nell’hotel dove lavorava Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, il papà biologico di Denise Pipitone.
La persona avrebbe raccontato alla procura di aver visto la piccola Denise nell’hotel Ruggero II. Queste le parole andate in onda durante la puntata: “Quel 1° settembre 2004 ho visto una bambina accanto a una persona, non dimenticherò mai i suoi occhi”.
Il suo racconto è molto particolareggiato nonostante gli anni passati, eppure sono emerse delle criticità: non è possibile infatti trovare riscontro della presenza di questo supertestimone all’hotel, quella sera, dal momento che sono passati molti anni e non sono stati conservati i registri.
Riportiamo integralmente quanto pubblicato dalla testata giornalistica tp24.it
Una testimone oculare, una signora romana che ha raccontato che il 1° settembre del 2004, il giorno che è scomparsa Denise, si trovava a Mazara del Vallo ed alloggiava all’hotel Ruggero II, dove lavorava Anna Corona. La donna ha raccontato in Procura, di essere andara alla reception dell’albergo per richiedere degli asciugamani e di aver notato una strana situazione di trambusto, dove si udivano delle urla e la stessa testimone ricorda di aver udito una voce che esclamava: “Proprio qua dovevi portarla?”.
La testimone romana ha inoltre dato ai pm un dettaglio ancor più inquietante: in quella circostanza, si aprì una porta e al di là di essa vide una bambina. In quello stesso frangente, la donna riconobbe anche una delle persone attualmente indagate, proprio la stessa che alla reception le chiese con modi particolarmente concitati di cosa avesse bisogno.
Piera Maggio: “Perché Denise ha il cognome Pipitone”
Nel corso della puntata la mamma di Denise, Piera Maggio, ha anche spiegato il motivo per cui il cognome di Denise sia Pipitone: “Al momento del suo sequestro Denise portava il cognome Pipitone perché io ero sposata con Antonio Pipitone. Poi le ricerche sono state avviate ovunque con questo cognome e quando è emersa la paternità naturale di Denise, abbiamo fatto una scelta molto dura”.
“Piero ha pensato soprattutto al bene di Denise – ha detto Piera Maggio a Ore 14 – e anch’io. Non si è pensato di cambiare il cognome, soltanto per il bene di Denise. Erano state avviate tutte le ricerche con quel cognome, l’indagine stessa era stata avviata con quel cognome. Anche se il papà naturale avrebbe voluto darle il suo, significava stravolgere gli atti processuali e la ricerca nazionale e internazionale”.
“Anche Toni Pipitone è un papà, questo non glielo nega nessuno. Ha amato tanto Denise ed è stato amato tanto da Denise. Quello che vogliamo è un rispetto reciproco per il bene della ricerca di Denise. La sua ricerca è l’unico obiettivo“, ha concluso la mamma della piccola.
Fonte: notizie.virgilio.it