In queste ore sta girando sui social un video contenente parte di un intervento del Sindaco Quinci durante il Consiglio Comunale dell’11 febbraio. In questo intervento il Sindaco definisce gli impiegati comunali come poco qualificati ed incapaci di produrre valore e quindi come fonte di spesa improduttiva. Il video è virale, ha già ottenuto tante visualizzazioni e si susseguono note di indignazione da parte di sindacalisti e non da ultimo anche la Chiesa Cristiana con una nota a firma di Don Giuseppe Alcamo è intervenuta in merito sulla questione. L’intervento della Chiesa Cristiana pubblicato su Vivi Mazara, oltre a bacchettare il Sindaco Quinci invitandolo a chiedere scusa ai dipendenti comunali, conclude incitando a perseguire il bene comune …. “Nessuno deve pensare a se stesso e tutti dobbiamo pensare al bene comune. La città di Mazara ha bisogno dell’apporto intelligente di tutti per costruire il nostro futuro. Buon lavoro a tutti, ognuno per la sua parte e con il suo ruolo” Ha ragione Don Giuseppe Alcamo, caro Sindaco: ognuno per la sua parte e con il suo ruolo. E’ giusto che ognuno si riappropri del proprio ruolo ed il ruolo del sindacato è prima di ogni cosa occuparsi della difesa dei lavoratori. Così, in nome e per conto dei lavoratori del Comune di Mazara del Vallo che questa Organizzazione Sindacale si onora di rappresentare dico al Sig. Sindaco Salvatore Quinci: SIG. SINDACO RITORNI SULLA TERRA… Pur con tutta la comprensione del mondo, consapevole delle difficoltà che ci sono ad amministrare un comune perchè in passato anche io ho amministrato il mio paese ribadisco …. SIG. SINDACO RITORNI SULLA TERRA… Le lavorartici ed i lavoratori del Comune di Mazara del Vallo non meritano le parole che sono state proferite dal loro Sindaco… Noi siamo gente per bene, che giornalmente, con zelo e spirito di attaccamento al dovere, diamo il massimo di noi stessi per rendere al meglio servizi alla collettività. Noi siamo la Sua linea difensiva, Sig. Sindaco, perché quotidianamente siamo noi, dietro gli sportelli o le scrivanie o in mezzo alla strada per chi rende servizi esterni, a registrare i malumori ed il malcontento dei cittadini, assorbendo spesso critiche che non ci riguardano perché noi attuiamo obiettivi e priorità dettate dalla politica come è giusto che sia. Lei è il COMANDANTE, Sig. Sindaco, ma siamo noi i marinai che governano la nave. Ma è Lei, Sig. Sindaco, a scegliere la rotta…. Noi siamo il Suo equipaggio e fra comandante ed equipaggio, nel rispetto dei ruoli, deve esserci sinergia altrimenti la nave non arriverà mai in porto…. Caro Sindaco , Lei deve erogare servizi alla collettività mazarese utilizzando al meglio le risorse a Sua disposizione, anche le risorse umane …. riqualificandole, promuovendole e se del caso anche incentivandole… si chiama “Benessere organizzativo” e se in un ente non vi è benessere organizzativo non si può parlare di bene comune. Creare sfiducia per demotivare le persone, attaccare gli altri senza apparenti ragioni: questa è la leadership tossica che distrugge le relazioni umane e porta le amministrazioni verso il baratro. Riconoscere le potenzialità e le performance degli altri è la base di partenza per un percorso di benessere organizzativo che porterebbe come inevitabile conseguenza una migliore produttività a tutto beneficio della città. Superfluo, inutile e fuori luogo, mettere a paragone gli esperti che Lei nomina con il personale comunale che si barcamena ogni giorno per portare avanti la baracca con postazioni di lavoro non sempre attrezzate come dovrebbero per attuare la svolta digitale di cui ci si riempie la bocca ed in locali che spesso non danno il confort che ogni lavoratore meriterebbe. E poi…. Gli esperti sono ‘’sperti’’ per l’appunto ed espertI in qualche particolare settore. Noi dipendenti comunali dobbiamo improvvisarci spesso in attività per le quali non abbiamo avuto formazione, sballottati da un ufficio all’altro dove ogni volta dobbiamo ricominciare …. e lo facciamo formandoci attraverso qualche informazione che ci passa un collega, studiando, aiutandoci come possiamo, spesso senza avere punti di riferimento proprio a causa della eccessiva mobilità interna che troppo spesso destabilizza piuttosto che corroborare la struttura. Si, come in tutte le organizzazioni ci sarà chi produce di più e chi non dà il massimo, ma se ci sono unità addirittura improduttive (e per affermarlo ritengo che da Sindaco Lei abbia consapevolezza e certezza e ben chiaro delle persone a cui si riferisce) il Suo dovere, da buon padre di famiglia (perché tutti gli uomini che operano all’interno della Pubblica Amministrazione hanno il dovere di comportarsi con la diligenza del buon padre di famiglia) è quello di prendere provvedimenti nei confronti di chi è improduttivo. Di contro, non può permettersi il lusso di bacchettare ed offendere tutti i lavoratori perché il serio rischio che corre e che tutte le risorse fortemente produttive che ci sono all’interno del Comune tirino i remi in barca limitandosi a fare il proprio dovere senza lavorare più con quella passione che è stata la chiave di volta per portare avanti un’attività amministrativa che è certamente complessa per una città come Mazara che ha subito le conseguenze di una cattiva politica assunzionale ed una scellerata ottusità che non ha consentito la progressione di carriera del personale. Se ci sono problemi con il Bilancio la colpa non è dei lavoratori assunti a tuo dire senza concorso, ma che sicuramente sono stati legittimamente inserirti nell’organico comunale. E poi mi chiedo: ma Lei pensa che un dipendente assunto con un concorso sia più meritevole di un altro assunto senza concorso? Smentirebbe se stesso considerato che alcuni dei Suoi Dirigenti non li ha assunti con concorso ma li ha reclutati con chiamata diretta……A solo titolo esemplificativo la dirigente Stella Marino è una di quelli assunta senza concorso ….senza una selezione (Sic!) … si sarebbe potuto bandire un concorso ….. A nome di tutti i lavoratoti voglio dirLe che il Suo intervento denigratorio ci ha feriti, ma non ci farà disamorare del nostro lavoro perchè “Noi vediamo nel lavoro, nella nobile fatica creatrice degli uomini”, diceva Josemaría Escrivá , “non solo uno dei valori umani più elevati, lo strumento indispensabile per il progresso della società e il più equo assetto dei rapporti degli uomini, ma anche un segno dell’amore di Dio per le sue creature e dell’amore degli uomini fra di loro e per Dio: un mezzo di perfezione, un cammino di santità.” La presente viene inviata all’Ufficio legale della CISL FP Trapani, sigla sindacale che lo scrivente rappresenta all’interno dell’Ente, onde verificare se vi sono gli estremi per attivare un’azione legale risarcitoria nei confronti dei lavoratori che si ritengono lesi dalle affermazioni del Sindaco Salvatore Quinci. La presente viene trasmessa a tutti i Dirigenti comunali con preghiera di affissione alla bacheca delle comunicazioni per il personale nonché a tutta la RSU in carica per opportuna conoscenza e le consequenziali determinazioni anche per l’eventuale indizioni dello stato di agitazione.
Il Dirigente Sindacale Dott. Giuseppe Gabriele