Quante volte, vedendoci in preda al nervosismo o particolarmente sotto pressione, amici, familiari o colleghi ci hanno suggerito di calmarci perché altrimenti ci saremmo fatti “venire un’ulcera”? Questo popolare modo di dire nasconde in realtà una verità scientifica: le ulcere sono lesioni della mucosa gastrica (il rivestimento interno dello stomaco), che nei casi più gravi, possono diventare perforazioni. Tra le cause più frequenti vi è proprio lo stress.
Qual è la funzione dei succhi gastrici?
L’ulcera è la conseguenza dell’eccessiva azione erosiva dei succhi gastrici, acidi prodotti dallo stomaco preziosi per la digestione dei cibi. Questi succhi sono utili, ma altamente corrosivi, ed è per questo che lo stomaco è rivestito da uno strato di muco in grado di proteggere le sue pareti. Se questa protezione viene alterata, però, può insorgere l’ulcera.
Le cause della gastrite
Più lieve dell’ulcera, ma comunque molto fastidiosa, è la gastrite, l’infiammazione della mucosa gastrica. Tra le cause principali di questi disturbi legati allo stomaco vi è l’infezione da Helicobacter pylori, ma anche lo stress, il fumo e l’abuso di alcol. I sintomi sono vari: dolore o bruciore di stomaco, nausea, vomito, per arrivare alla diminuzione dell’appetito e al senso di gonfiore dopo i pasti.
L’importanza dell’alimentazione per la salute dello stomaco
Per proteggere le pareti dello stomaco e prevenire l’insorgenza di gastrite e ulcera è importante seguire una dieta equilibrata, intervallando i pasti principali con piccoli spuntini. Se gli episodi di gastrite o acidità di stomaco sono frequenti, è meglio fare pasti più leggeri e più frequenti; in questo modo si limitano gli effetti dell’iperacidità gastrica. È consigliabile, poi, evitare alimenti speziati e soprattutto porzioni eccessive. In generale, gli alimenti da preferire sono latte parzialmente scremato, yogurt magro, carni bianche, pesce magro, verdure e frutta. Gli infusi di limone e zenzero o camomilla possono aiutare ad alleviare i sintomi; fortemente sconsigliati sono caffè, alcol, cibi grassi e fritti, cibi in scatola e carni grasse. Quando si è in presenza dei disturbi citati, a una dieta corretta spesso si possono associare anche terapie farmacologiche, antiacidi o inibitori della pompa protonica, che aiutano a ridurre la produzione di acido nello stomaco.