Potrebbe essere stato l’allarme per un drone fuori controllo a far scattare il decollo immediato di due caccia militari che hanno gettato scompiglio nei paesi tra il Canavese e le Valli di Lanzo, nel Torinese. Numerosi testimoni avevano riferito di aver visto un oggetto volante non identificato “galleggiare” nel cielo sopra Il centro abitato di Corio e poi lo hanno visto sparire dietro le montagne, inseguito dai due aerei militari, che volavano a bassa quota. Uno ha anche sporto denuncia e i carabinieri invieranno tutto alla procura di Ivrea, che potrebbe aprire un’inchiesta.
Una delle ipotesi che spiegherebbe l’accaduto è che il disco volante in realtà fosse un drone militare in costruzione nell’industria aerospaziale torinese Alenia e che i due aerei facessero parte del cinquantunesimo stormo di Istrana, in Veneto, lo stesso che in primavera aveva spaventato la Valle d’Aosta con un bang sonoro.
In questo caso è possibile che mercoledì alle 23 ci fosse un test del drone e che per qualche ragione sia stato perso il contatto radio, facendo scattare l’allarme di un potenziale pericolo, sebbene le autorità abbiano negato che ci fosse un’esercitazione in corso.
Una spiegazione molto più razionale delle chiacchiere sugli Ufo che si erano diffuse e che hanno indotto la deputata Pd Francesca Bonomo e il senatore Pd Mauro Marino a presentare un’interrogazione al ministero della Difesa. “Quel che è accaduto ha creato molto allarme tra la popolazione soprattutto perché nessuno è riuscito a dare risposte. Se c’è stata un’esercitazione militare doveva essere segnalata” dice Francesca Bonomo.
(Fonte: Repubblica.it – FEDERICA CRAVERO e ALESSANDRO CONTALDO)