In Italia non si notano incrementi dei casi come in Gran Bretagna. Ma un bambino di tre anni di Prato è ricoverato al Bambino Gesù di Roma, dove è arrivato in condizioni critiche.
1 Che cos’è l’epatite acuta?
Risponde Angelo Di Giorgio, coordinatore dell’area fegato della società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica (Sigenp). «È uno stato infiammatorio del fegato di solito causato da un’infezione virale dovuta a virus (epatite A,B,E) specifici che colpiscono direttamente l’organo. Ma in alcuni casi non si riesce ad identificare alcun agente patogeno: l’epatite viene indicata come ad eziologia sconosciuta o indeterminata».
2 È una condizione clinica nota nei bambini?
«Sì, certamente. Ogni anno anche in Italia vengono segnalati alcuni casi di epatite acuta di origine indeterminata. Quindi non parliamo di una nuova malattia ma di un anomalo incremento di casi in un ristretto arco temporale, da gennaio ad oggi, fenomeno osservato nel Regno Unito».
3 E in Italia?
La Sigenp ha lanciato tempestivamente, dando seguito all’allerta internazionale, una survey per via telematica invitando tutti i centri di epatologia pediatrica a dare informazioni. «Ieri avevano risposto 41 centri in 24 ore. Ecco i risultati: 17 casi da gennaio ad aprile «un numero che rientra nella normale pratica clinica. Non c’è alcun allarme. In Italia non abbiamo rilevato il fenomeno segnalato nel Regno Unito la cui particolarità è il picco anomalo di pazienti rispetto agli anni precedenti e la loro età: 1-5 anni».
4 Quali sono i sintomi dell’epatite acuta ?
«Quelli aspecifici, cioè comuni ad altre malattie, sono febbricola, febbre, nausea, vomito, dolori addominali, malessere. Quello specifico è l’ittero, la colorazione giallastra di cute e mucose. Gli esami di laboratorio evidenziano l’incremento significativo delle transaminasi (enzimi che sono la spia dell’infiammazione del fegato) fino a 10-20 volte superiore ai valori normali».
5 È una malattia grave?
«La maggior parte dei bambini guarisce spontaneamente. Una minima parte rischia di sviluppare insufficienza epatica che può portare a un danno irreversibile trattabile solo col trapianto di fegato necessario in circa il 10% dei casi. L’esito del trapianto è risolutivo, i bambini guariscono».
6 Le cause possono essere virus diversi da quelli dell’epatite?
«Molti virus, oltre a quelli noti, possono innescare uno stato infiammatorio che ha come bersaglio il fegato. Tuttavia può essere difficile dimostrare una relazione di causa effetto. Ecco perché il fatto che i colleghi d’Otremanica abbiano riscontrato in circa la metà dei bambini un adenovirus (molto comune, responsabile di molte infezioni in età pediatrica, dal raffreddore al mal di pancia) non ci dà la certezza del suo ruolo».
7 Il lockdown può aver avuto un ruolo in questo picco anomalo di casi di epatite?
«Il lockdown in nessun modo può aver determinato la maggiore suscettibilità dei bambini alle infezioni in generale e all’epatite acute in particolare. Inoltre non ci sono evidenze scientifiche per supportare la tesi che il lockdown possa indebolire le difese immunitarie».
8 E i vaccini?
«Lo escludo al 100 per 100, anche perché i bambini da 1 a 6 anni non hanno usufruito delle vaccinazioni».
Fonte: Corriere.it articolo di Margherita De Bac