Natale, Capodanno, oggi 6 gennaio, si festeggia l’Epifania, che tutte le feste porta via. Ogni regione d’Italia ha le sue usanze e tradizioni per celebrare la giornata. Immancabile, in quasi tutte le case, il rito della calza, da appendere al camino e riempire di dolciumi. Ma non mancano anche eventi e feste e diversi piatti tipici, che si è soliti cucinare in questo giorno. Per quanto riguarda le origini, ce ne sono due. Una è legata alla religione con l’arrivo dei Re Magi a Betlemme in occasione della nascita di Gesù. L’altra alla leggenda della Befana, vecchietta vestita di stracci che porta dolci ai bimbi buoni o carbone ai monelli volando su una scopa.
EPIFANIA, ORIGINE RELIGIOSA
L’Epifania del Signore è una festa cristiana che celebra la manifestazione della divinità di Gesù Cristo all’umanità. In occidente si festeggia il 6 gennaio ed è legata alla visita dei Magi. In oriente si festeggia il 19 gennaio ed è legata al Battesimo di Gesù. Nella tradzione occidentale il Vangelo di Matteo racconta il viaggio fatto da tre re, conosciuti come Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, i quali, seguendo la stella di Betlemme, giunsero a Gerusalemme per adorare il Bambino Gesù. I tre portavano in dono mirra, oro e incenso.
LA BEFANA E I RE MAGI
Ogni regione ha le sue leggende e usanze di varia origine ma la figura popolare certamente più famosa e anche misteriosa è quella della Befana. La vecchietta, che durante l’anno abita nelle caverne, a cavallo di una scopa magica porta doni la notte tra il 5 e il 6 gennaio. Secondo la leggenda, la Befana scende per i camini o giù dalle cappe per portare dolciumi ai bambini buoni e carbone invece a quelli più monelli. Si tratta di una figura popolare tipicamente italiana, poco conosciuta nel resto del mondo, che affonda le sue radici nei riti propiziatori pagani legati al solstizio d’inverno e al raccolto dell’anno nuovo.
Esiste però una leggenda che lega la Befana ai tre Magi diretti a Betlemme. Si dice infatti che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, andando verso Betlemme, incontrarono una vecchina e le chiesero la strada. Avuta la risposta, le dissero di unirsi a loro, ma lei rifiutò. Subito dopo, pentita di non essere andata con loro, preparò un cesto di dolci da portare in dono e si mise a cercarli senza riuscirci. Così, bussò ad ogni porta lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava nella speranza che tra loro ci fosse il piccolo Gesù. Da allora, per farsi perdonare, girerebbe per il mondo portando dolciumi ai bimbi.
La ri-nascita della Natura
Anticamente, la 12esima notte dopo il Natale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura, che la notte del 6 gennaio appariva sotto le sembianze di vecchia strega: infatti, oramai secca, Madre Natura era pronta a essere bruciata come un ramo, per poi rinascere dalle sue ceneri. Prima di morire però, l’anziana signora passava a distribuire le sementi da piantare durante l’anno successivo. In molte regioni italiane, in questo periodo, si eseguono diversi riti purificatori durante i quali si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno rumore o si accendono imponenti fuochi. In alcune aree, si costruiscono addirittura dei fantocci di paglia a forma di vecchia che vengono bruciati durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
Le tradizioni in Italia
Diverse le città italiane che, tradizionalmente, celebrano l’Epifania con feste, sfilate ed eventi. A causa della pandemia Covid, anche quest’anno, gli appuntamenti potrebbero subire modifiche o cancellazioni. Ma conosciamoli ugualmente.
BASILICATA – In provincia di Matera, e in particolare nel comune di Montescaglioso, la notte del 5 gennaio è la Notte dei Cucibocca. Le losche figure, solitamente incappucciate e con una catena legata ai piedi, si aggirano per il centro storico. Minacciano i più piccoli di cucir loro la bocca (da qui il nome) e gli ordinano di andare a dormire in silenzio in modo che la Befana possa portare a termine le sue consegne.
EMILIA ROMAGNA – A Fornovo sul Taro, in provincia di Parma, in Emilia Romagna, si tiene il Raduno Nazionale delle Befane e dei Befani. Le strade della città vengono invase dai numerosi mercatini, oltre che dalle allegre befane.
LAZIO – Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a Roma, l’appuntamento è a Piazza Navona per i tradizionali festeggiamenti dedicati alla vecchietta più famosa d’Italia. Nella piazza gremita di bancarelle, arriva la Befana per far visita a grandi e piccini.
LIGURIA – A Savona, la Befana Vien Da Mare. La famosa vecchietta arriva dalle acque del porto di Savona per distribuire doni e dolci ai più piccoli.
LOMBARDIA – Nel giorno dell’Epifania, in piazza Duomo a Milano, parte il Corteo dei Re Magi. Re Magi, martinitt, majorettes e bande musicali raggiungono la Basilica di Sant’Eustorgio, dove si celebra la tradizionale offerta davanti al presepe vivente.
MARCHE – Festa Nazionale della Befana a Urbania, in provincia di Pesaro e Urbino. Dal 4 al 6 gennaio la città cambia aspetto con piazze e strade che si vestono a festa, piene di musicisti, spettacoli, artisti di strada e mercatini tradizionali. C’è addirittura la Casa della Befana dove si può vedere la Vecchietta indaffarata nellle sue classiche faccende come tessere sciarpe e preparare il carbone dolce per i più monelli. Evento clou dei festeggiamenti è la tradizionale sfilata della calza più lunga del mondo.
SARDEGNA – Dal 5 al 6 gennaio, nelle strade di Cagliari si fa festa. Il 5 gennaio una graziosa befana passeggia lungo via Garibaldi e Via sui pattini, per distribuire doni ai più piccini. Il giorno successivo in piazza Costituzione la Befana cammina invece sui trampoli distribuendo palloncini per poi recarsi al Teatro Civico, dove, dopo aver bruciato la scopa, scenderà sul palco dal trapezio volante. A Sassari, invece, la Befana si cala dal Palazzo della Provincia di Sassari in piazza d’Italia in un evento organizzato dai Vigili del Fuoco di Sassari.