Sembravano imminenti, ma le elezioni nelle ex Province slittano ancora. La giunta di governo ha infatti approvato una delibera che modifica la la legge dell’agosto scorso che reintroduceva, di fatto, nei Liberi consorzi l’elezione diretta del presidente e dei consigli provinciali.
La legge approvata in estate, infatti, prevedeva il ritorno alle urne “alla prima tornata utile per le elezioni amministrative del 2018”:
un periodo compreso tra il 15 aprile e il 30 giugno 2018. In particolare, il giorno buono sarebbe stato il 10 giugno, data in cui si voterà, appunto, in molti Comuni siciliani. Quella stessa legge prorogava automaticamente gli incarichi dei commissari fino al 30 giugno.
Ma evidentemente, per il governo è ancora troppo presto per andare alle urne. E così, ecco l’approvazione in giunta dell’ennesima norma transitoria che ha riguardato l’infinita e tratti surreale riforma complessiva degli enti, scandita da diverse leggi, tante impugnative, e tanti ritorni in Aula.E così, la nuova norma, che dovrà ovviamente poi essere vagliata e approvata dall’Assemblea regionale, spinge più in là la data buona. Non più in occasione delle più vicine elezioni comunali, ma “in concomitanza del turno straordinario delle elezioni amministrative”. Cioè in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre. E intanto, i commissari vecchi e nuovi possono rimettersi comodi: resteranno in carica, come prevede questa norma del governo, fino alla fine dell’anno. Quando il commissariamento degli enti, voluto dal governo Crocetta, si avvicinerà al traguardo-record dei sei anni.
(Fonte: Livesicilia.it)