Lewis Hamilton vince il GP di Spagna e trova il secondo successo di fila nel mondiale di F1. Il britannico domina fin dal via, trionfando con un distacco abissale dal compagno di team Valtteri Bottas. Sul podio con le due Mercedes anche la Red Bull di Max Verstappen, che approfitta di un errore di strategia del box Ferrari per strappare il 3° posto a Sebastian Vettel, che scivola a – 17 da Lewis in classifica. Ritiro per Raikkonen, 5° Ricciardo.
La buona sorte a Baku, lo strapotere a Barcellona. Lewis Hamilton concede il bis dopo l’incredibile gara dell’Azerbaigian e piazza il primo allungo iridato della stagione al termine di un GP senza storia, condotto in testa fin dal via. Mercedes sfrutta così nel migliore dei modi una pista amica come quella catalana e dimostra di aver ritrovato quella potenza che era apparsa offuscata nei primi quattro round stagionali, forse anche grazie alle “nuove” gomme Pirelli, che hanno premiato le Frecce d’Argento con performance e stabilità. In casa Ferrari potranno recriminare per questo, ma dovranno anche fare mea culpa per una strategia sbagliata (due soste contro l’unica dei rivali), che è di fatto costata il 2° posto o quantomeno il podio a Vettel, ora lontano 17 lunghezze dal campione del mondo in carica.
Subito emozioni al semaforo verde. Seb è eccezionale nello scalzare Bottas e mettersi alle spalle di Hamilton, mentre in fondo al gruppo succede di tutto: Grosjean finisce in testa coda, ma invece di lasciar scorrere la monoposto nella ghiaia prova a rientrare immediatamente in pista con una manovra folle e la sua Haas finisce addosso alla Toro Rosso di Gasly e alla Renault di Hulkenberg. Tutti e tre costretti al ritiro dopo meno di un giro e Safety Car in pista.
Al momento della ripartenza Lewis comincia a martellare, stampando giro veloce su giro veloce e allungando con grande facilità sulla Ferrari. I pit stop non cambiano la situazione in testa, ma poco prima che arrivi il suo turno per il cabio gomme è costretto al ritiro Kimi Raikkonen, che accusa un improvviso calo di potenza e riporta mestamente ai box la sua SF71H.
A 25 giri dalla fine
Vettel effettua un secondo pit-stop approfittando di una virtual Safety Car, forse prevedendo una seconda sosta anche delle Mercedes o forse non sentendosi sicuro con le gomme. La strategia, però, si rivela sbagliata, visto che il tedesco
rientra in pista alle spalle anche della Red Bull di Verstappen, gettando così al vento il 2° posto. Mentre le Frecce d’Argento continuano a volare Seb prova a riprendersi quantomeno il podio, ma
l’olandese resiste fino alla bandiera a scacchi, nonostante l’ala anteriore danneggiata per un contatto con una Williams.
Bella gara di Kevin Magnussen, che chiude con un brillante 6° posto mettendo la sua Haas davanti ai padroni di casa Sainz e Alonso, alla Force India di Perez e alla Sauber-Alfa di un ancora eccezionale Leclerc.
Il mondiale ripartirà tra due settimane da Monaco, dove l’anno scorso arrivò la doppietta Ferrari: forse l’occasione giusta per le Rosse per rispondere ai rivali e tornare a fare la voce grossa in ottica campionato.
(Fonte: Tgcom24.mediaset.it)