Un manifestante palestinese è morto per ferite alla testa riportate durante gli scontri a est di Gaza con l’esercito israeliano lungo la barriera difensiva tra la Striscia e lo stato ebraico nell’ambito della quinta ‘Marcia del ritorno’ appoggiata da Hamas. Lo riferiscono fonti locali e media palestinesi che citano il ministero della sanità della Striscia.
Sono ad ora 168 i manifestanti palestinesi feriti negli scontri con l’esercito israeliano alla barriera difensiva tra Gaza e lo stato ebraico.
Analoghe iniziative andranno avanti, ogni venerdì, fino al 15 maggio, giorno in cui i palestinesi ricordano la ‘Nakba’, la ‘Catastrofe’ della nascita dello stato di Israele. Secondo dati dell’Organizzazione per i diritti umani dell’Onu (Ocha) – che ha definito eccessivo l’uso della forza da parte di Israele – nelle quattro dimostrazioni precedenti a cui sono seguiti violenti scontri con l’esercito israeliano, sono stati uccisi 42 manifestanti e 5.511 sono rimasti feriti. Israele ha più volte ammonito, anche con volantini in arabo lanciati sulla Striscia, a non avvicinarsi alla barriera difensiva, a non tentare di danneggiarla e a non entrare nel territorio dello Stato ebraico.
(Fonte: Ansa.it)