D.: <<Sono un docente precario con supplenza fino al 30 giugno che vorrebbe recuperare le somme della carta docente degli ultimi cinque anni per poterle investire nella mia formazione professionale. Come devo muovermi?>>
R.:”L’art. 1 comma 121 della Legge 13 luglio 2015, n. 107 ha introdotto la Carta Elettronica per l’aggiornamento e la formazione professionale del personale docente, ovvero la cosiddetta Card del Docente, che consiste in una carta elettronica dell’importo di € 500,00 annui che il docente può utilizzare per l’acquisto di corsi di aggiornamento, ingressi a musei, teatri, cinema o per l’acquisto di apparecchiature elettroniche.
Il tema dei soggetti beneficiari della Carta docente è stato oggetto di un acceso dibattito negli ultimi anni.
Questo perché, al momento della sua istituzione, la Carta docente era una misura riservata esclusivamente al personale assunto a tempo indeterminato nella scuola.
La Corte di Cassazione ha riconosciuto illegittima e discriminatoria l’esclusione dei docenti precari dall’erogazione della cd. Carta del docente, e, conseguentemente, ha esteso il diritto ad usufruire del beneficio economico del bonus di euro 500,00 annui previsti per l’aggiornamento e la formazione degli insegnanti, anche in favore dei precari che abbiano stipulato con l’Amministrazione diversi contratti a tempo determinato.
“Escludere dal novero dei beneficiari della “carta del docente” il personale con contratto a tempo determinato è irragionevole e contrario ai principi di non discriminazione e di buon andamento della P.A. e contrasta con l’esigenza di permettere un adeguato aggiornamento professionale a tutto il personale docente“.
In sintesi, è così che il Consiglio di Stato con la Sentenza n. 1842/2022 del 16.03.2022 ha riconosciuto anche ai docenti non di ruolo il diritto ad usufruire del beneficio economico di euro 500,00 annui erogati per il tramite della carta del docente.
Dello stesso parere è anche la Corte di Cassazione che, con la Sentenza n. 29961 pubblicata il 27 Ottobre 2023, ha ribadito il diritto dei docenti precari ad ottenere il beneficio della c.d. Carta Docente.
A tali dirimenti pronunce si sono uniformati anche svariati Tribunali Ordinari in funzione di Giudice del Lavoro, tra cui, il Tribunale di Marsala che con la recentissima pronuncia dello scorso 9 aprile nella causa iscritta al n. 308/2024 ha precisato: “la formazione costituisce un diritto e dovere del personale docente e … il Ministero è tenuto a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscono la formazione non solo al personale a tempo indeterminato ma anche a quello a tempo determinato…Ne consegue che, nel momento in cui i compiti e le funzioni educative svolte dal personale docente a tempo determinato sono le medesime di quello a tempo indeterminato, un diverso trattamento sulle possibilità di formazione professionale sarebbe del tutto ingiustificato, non potendo essere fondato come sostenuto dall’amministrazione unicamente sul carattere temporaneo del rapporto che renderebbe non proficua per il datore di lavoro la formazione di personale non destinato a rimanere nell’organizzazione scolastica”.
Pertanto, per ottenere la Carta docente, il lettore e, più in generale, tutti docenti precari delle scuole di ogni ordine e grado,che hanno prestato servizio per diverse annualità, anche con contratti separati (a spezzoni) per almeno 180 giorni per anno scolastico, hanno la possibilità di rivolgersi al Giudice del Lavoro competente, per richiedere la corresponsione del bonus di 500,00 euro per ciascun anno di servizio, per tutto il servizio maturato negli ultimi 5 anni scolastici.
A seguito della condanna, il Ministero dell’Istruzione e del Merito provvederà ad attivare la Carta docente al docente precario così da consentirgli di utilizzare le somme per acquistare beni e servizi anche di rilevante valore”.
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello