“I più recenti fatti di cronaca ci dicono che purtroppo il bullismo è ormai una piaga dilagante nel nostro Paese.
Ma cosa è esattamente il bullismo e come si può attivare una tutela per le vittime?
Il bullismo può definirsi come una serie di comportamenti diretti ad offendere, denigrare ed isolare la vittima.
È evidente, quindi, che una condotta siffatta si dimostra connotata da grande disvalore sociale e ben può integrare fatti costituenti reato quali, diffamazione, molestia, percosse, stalking, aiuto o istigazione al suicidio ed altri che ne sono conseguenza.
Lo stesso vale per l’evoluzione in senso tecnologico del fenomeno, ossia il cyberbullismo, particolarmente allarmante a causa della facilità con cui è possibile porre in essere tali condotte grazie, soprattutto, alla larghissima diffusione degli strumenti telematici e potenzialità della rete.
Non basta un solo episodio di prevaricazione per far si che possa parlarsi di bullismo, ma è necessario che il comportamento sia continuativo nel tempo.
Per tutelare la vittima, in caso di percosse è necessario fotografare lividi o segni sul corpo in modo da raccogliere le prove a difesa.
In secondo luogo, occorre immediatamente segnalare il caso al dirigente scolastico e sporgere contestualmente una denuncia all’autorità giudiziaria.
Dal punto di vista legale è possibile agire sia civilmente che penalmente.
La legge considera penalmente responsabili i minori di età superiore ai 14 anni e riconosce anche il diritto ad ottenere il risarcimento del danno subito a causa di simili reati.
Non solo, alla responsabilità del minore, autore degli atti di bullismo, si può aggiungere anche la responsabilità dei genitori e dell’insegnante che ometta di esercitare il dovuto controllo sui propri alunni e che non ponga in essere un’azione diretta ad ostacolare un siffatto comportamento.
E’ fondamentale riuscire ad intervenire tempestivamente proprio al fine di evitare che le vittime di bullismo possano subire conseguenze devastanti, sino a giungere a togliersi la vita.”.
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello