CORONAVIRUS. GLI ADEMPIMENTI PER CHI DEVE RIENTRARE IN SICILIA
D.: 《Mi trovo nel nord Italia per ragioni lavorative. Le chiedo se alla luce delle recenti ordinanze regionali mi è consentito rientrare in Sicilia in occasione delle festività natalizie e cosa devo fare a livello burocratico》.
R.:” In vista delle vacanze natalizie e del probabile aumento degli spostamenti da altre regioni verso la Sicilia il Presidente Nello Musumeci ha firmato una nuova ordinanza contente tra le altre cose disposizioni per i rientri sull’Isola.
Ma vediamo sul punto che cosa prevede l’ordinanza n. 64 del 10 dicembre 2020.
Innanzitutto, chiunque arrivi in Sicilia dovrà registrarsi sulla piattaforma
www.siciliacoronavirus.it ed essere in possesso
dell’esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle ultime 48 ore.
Tali misure non valgono per i pendolari e per coloro che si siano allontanati dall’Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.
Nel caso in cui non sia stato possibile sottoporsi al tampone molecolare prima di tornare in Sicilia da altre Regioni esistono diverse opzioni:
1. Ci si può recare presso un drive-in appositamente dedicato per sottoporsi al tampone rapido antigenico.
In caso di esito positivo, si seguono le procedure previste per i soggetti Covid-19 positivi, con ripetizione del tampone molecolare e presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale.
Se negativo, ci si potrà recare al domicilio, con la raccomandazione di mantenere i dispositivi di protezione individuale, evitare i contatti con soggetti terzi e sottoporsi nuovamente a tampone antigenico dopo cinque giorni.
2. In alternativa, si può andare presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l’obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di Prevenzione dell’Asp.
3. Per chi non potesse o volesse seguire nessuna delle procedure descritte negli altri punti, ha l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero all’Asp di pertinenza.
È, altresì, indispensabile portare con sé l’autocertificazione ministeriale indicando la motivazione del rientro in Sicilia.
Ricordiamoci che la segnalazione di rientro oltre che un obbligo – quindi come tale sanzionato dalla legge – è un atto di responsabilità necessario per proteggere i propri familiari, soprattutto i più fragili”.
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello