A seguito dei recenti eventi temporaleschi che hanno interessato varie zone della Sicilia, i danni causati dal maltempo sono risultati molto ingenti.
Si pensi ad esempio alle cantine o ai garage, ma anche alle abitazioni site ai piani terra o i negozi, senza escludere i capannoni di aziende e imprese o i veicoli parcheggiati lungo le strade (es. caduta di rami).
Vediamo, quindi, cosa fare per ottenere il risarcimento di tali danni.
L’articolo 2051 del Codice Civile recita esplicitamente: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito.”
La normativa prevede, quindi, che se i danni sono stati causati da una scorretta o assente manutenzione della rete viaria, la quale avrebbe potuto impedire gli allagamenti, allora il responsabile è il Comune ossia l’ente manutentore che ha in custodia il bene.
Questo significa che se, per esempio, il Comune non avesse diligentemente fatto manutenzione sui canali di scolo dell’acqua della città (ad esempio, qualora non vi siano state adeguate opere di convogliamento delle acque reflue) e questi ultimi fossero stati causa di allagamenti, allora il Comune sarebbe ritenuto responsabile dei danni arrecati dall’allagamento.
Quindi, in linea generale, il Comune risponde per tutti i danni causati dalle strade e dai relativi difetti di manutenzione, salvo dimostri che l’evento è stato determinato dal caso fortuito, ossia, un evento eccezionale, imprevedibile e inevitabile.
Ciò vuol dire che se l’ente locale ha effettuato tutto ciò che era in suo potere per impedire l’allagamento, ma quest’ultimo è comunque avvenuto a causa di un evento eccezionale e imprevedibile (es. una calamità naturale) allora l’ente non avrà responsabilità.
Spetta al Comune dimostrare che l’intensità dell’evento meteorologico è stata tale che i danni si sarebbero verificati anche con una scrupolosa manutenzione del manto stradale, della rete fognaria e con l’opportuna potatura degli alberi.
il Comune potrebbe essere comunque considerato responsabile se con la sua negligenza avesse aggravato il danno.
Questo potrebbe succedere per esempio se non fossero state pulite le grate sulle strade (Cass. sent. n. 5877/16).
Ma anche se l’allagamento fosse stato amplificato dall’insufficienza del sistema di deflusso delle acque presente sulle strade (Cass. sent. n. 26545/14).
Come si fa concretamente a chiedere il risarcimento danni? Innanzitutto consigliamo di scattare una foto del luogo in cui è avvenuto il danno, per dimostrare l’esistenza del pericolo.
Inoltre sono da non sottovalutare le testimonianze dei presenti che possono rafforzare la credibilità della richiesta, il certificato medico qualora siano stati riportati danni fisici e l’eventuale verbale dell’intervento della polizia locale.
Una volta raccolto il materiale che dimostri il danno, bisognerà inviare una raccomandata a/r all’ente locale chiedendo il risarcimento dei danni occorsi.
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello