Se il prodotto è sprovvisto di queste caratteristiche, esso è comunemente definito difettoso: in questo caso il consumatore ha diritto di rivolgersi direttamente al venditore (anche se diverso dal produttore) affinchè questi gratuitamente lo ripari o lo sostituisca.
Infatti, in presenza di un vizio di conformità, il consumatore ha diritto, a sua scelta, alla riparazione o sostituzione del bene difettoso da parte del venditore, senza addebito di spese, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro. Se sostituzione o riparazione non sono possibili il consumatore ha comunque diritto alla riduzione del prezzo o ad avere indietro una somma, commisurata al valore del bene, a fronte della restituzione al venditore del prodotto difettoso.
La garanzia legale dura due anni dalla consegna del bene e deve essere fatta valere dal consumatore entro due mesi dalla scoperta del difetto: occorre quindi conservare sempre la prova di acquisto (ricevuta fiscale o scontrino di cui si consiglia di fare subito una fotocopia perché le carte termiche degli scontrini possono scolorirsi con il tempo).
Il venditore deve: prendere in consegna il prodotto difettoso per verificare se il malfunzionamento dipenda o meno da un vizio di conformità. In particolare: (i) per i difetti che si manifestano nei primi sei mesi dalla data di consegna del prodotto la verifica è sempre a carico del venditore in quanto si presume che esistessero al momento della consegna; (ii) successivamente, nel solo caso in cui il malfunzionamento non dipenda da un vizio di conformità, può essere chiesto al consumatore il rimborso del costo – ragionevole e preventivamente indicato – che il venditore abbia sostenuto per la verifica; riscontrato il vizio di conformità, effettuare la riparazione o la sostituzione del bene entro un congruo tempo dalla richiesta e senza addebito di spese al consumatore.
Solo nel caso in cui l’acquisto sia stato effettuato su internet e non in negozio, il consumatore, oltre alla garanzia legale, avrà anche il diritto al ripensamento, ovvero a restituire il prodotto al venditore, senza spese ed ottenendo la restituzione di quanto pagato.
Questo diritto, che vale anche in caso il prodotto non sia difettoso, ma si tratti di un semplice ripensamento, va però esercitato entro e non oltre quattordici giorni dalla consegna del bene.
La garanzia legale, naturalmente, vale anche per l’acquisto di beni usati. Per questi beni, però, il venditore ed il consumatore possono decidere, di comune accordo, di ridurre il termine della garanzia legale da due anni ad uno solo. Se invece, questo non accade, allora vale il termine normale di due anni.”
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello